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Libri di Piero Dominici

Biografia e opere di Piero Dominici

Verso un umanesimo della vita organizzativa. Generare sviluppo nella complessità con la leadership orizzontale

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2020
Quali competenze potranno far fronte alle sfide della complessità? Quali forme potranno garantire l’esistenza di organizzazioni sane in termini economici, di efficienza, efficacia, sostenibilità, senso e motivazione? Su quali basi si potrà pensare a forme di smart working sostenibili? Per rispondere a queste sfide il libro propone un cambio di paradigma, una nuova visione della persona e dell’organizzazione ed una metodologia che le connette in modo sinergico e generativo: la metodologia per la leadership orizzontale e le organizzazioni integrate (LOOI). Ispiratasi alla buona pratica realizzata nella Olivetti di Adriano e al lavoro dello psichiatra Bernard Lievegoed, la metodologia è il risultato di un lungo progetto internazionale di ricerca-azione. Essa permette di far diventare le organizzazioni delle moderne “comunità” di senso umano e sociale, delle “organizzazioni integrate”. Ciò sarà possibile grazie all’allenamento di nuove competenze alla base di una leadership adatta alla complessità: la leadership orizzontale. Rivolto a formatori, consulenti, manager, imprenditori e ricercatori sociali, il libro riporta esempi, esercizi e casi applicativi, per permettere al lettore di sperimentare direttamente tutto, o parte, del percorso descritto con la metodologia. Presentazione di Maurizio Milan, introduzione di Piero Dominici.
34,00 32,30

Dentro la società interconnessa. La cultura della complessità per abitare i confini e le tensioni della civiltà ipertecnologica

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2019
pagine: 212
Siamo nel mezzo di un processo di trasformazione antropologica (1996), che si sostanzia nel ribaltamento dell’interazione complessa tra evoluzione biologica ed evoluzione culturale; un processo dalle numerose implicazioni in termini di paradigma, di cittadinanza e inclusione, con ricadute notevoli su identità e soggettività in gioco. Un cambiamento radicale di codici, culture, modalità di produzione e condivisione, gerarchie (disintermediazione), legato a molteplici variabili e concause, che si sta rivelando l’ennesima opportunità per élite e gruppi sociali ristretti. Per questa complessità sociale, oltre ad una rinnovata attenzione per le regole e i diritti, occorrono un approccio alla complessità, in grado di evitare spiegazioni riduzionistiche e deterministiche, ma anche, e soprattutto, una nuova sensibilità etica. La tecnologia è entrata a far parte della sintesi di nuovi valori e di nuovi criteri di giudizio e gli attori sociali si trovano di fronte alla possibilità di operare un irreversibile salto di qualità. Contrariamente alle narrazioni egemoni, il digitale - di cui sottovalutiamo ancora le profonde implicazioni epistemologiche - ha determinato un aumento della complessità delle dinamiche, dei processi, dei sistemi, e non una loro semplificazione. Sfera cognitiva, sfera emotiva e sfera sociale. È tempo di ricomporre alcune fratture, nel tentativo di abitare i confini, le zone ibride e le tensioni della civiltà ipertecnologica: una civiltà fondata sulla programmazione, sull’automazione e sulla (iper)simulazione; una civiltà che, di fatto, oltre a ridimensionare/marginalizzare lo spazio dell’Umano e della responsabilità, continua ad alimentare una vecchia e controproducente illusione: quella di poter espellere/eliminare l’errore (pre-requisito fondamentale di qualsiasi conoscenza, della vita e della stessa libertà) e l’imprevedibilità dalla realtà e dalla sua rappresentazione. In questa prospettiva, le sfide del cambiamento sono in fondo riconducibili proprio all’urgenza di ripensare/ridefinire la centralità della Persona e dell’Umano, dentro ambienti ed ecosistemi in cui non esiste più alcun confine/limite tra naturale ed artificiale.
28,00 26,60

La società dell'irresponsabilità. L'Aquila, la carta stampata, i «nuovi» rischi, le scienze sociali

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2015
pagine: 192
La nuova rischiosità del rischio è la misura della modernità radicale e il canone della nuova complessità sociale: in questa prospettiva, l'Aquila e il suo terremoto, ennesimo disastro non attribuibile purtroppo alle sole forze della natura costituiscono a tutti gli effetti una sorta di paradigma rappresentativo di questa nuova rischiosità difficilmente prevedibile, misurabile, calcolabile, valutabile. Nella società della conoscenza e del web 2.0, la comunicazione e il sistema dell'informazione assumono una funzione mai così strategica, anche per ciò che concerne la capacità da parte dei sistemi e delle organizzazioni complesse di gestire il rischio e governare l'incerto, facendo i conti con i meccanismi di percezione, amplificazione sociale e accettabilità sociale del rischio. All'interno di questa cornice teorica, definita scientificamente dalle scienze sociali, il volume indaga la rappresentazione/narrazione prodotta dalla "grande stampa" sul terremoto del 6 aprile 2010. La ricerca qui condotta ha svolto la funzione essenziale di supporto empirico a una lettura critica più complessiva riguardante le dinamiche che caratterizzano i nuovi rischi e, nello specifico, gli eventi disastrosi.
25,50 24,23

La comunicazione nella società ipercomplessa. Condividere la conoscenza per governare il mutamento

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2011
pagine: 288
Nella società ipercomplessa, la comunicazione, intesa come processo sociale di condivisione della conoscenza, ha assunto ormai una centralità strategica in tutte le sfere della prassi individuale e collettiva. La comunicazione costituisce, sia a livello di sistemi sociali che di organizzazioni complesse, il pre-requisito fondamentale per la riduzione della complessità, la gestione del rischio, la mediazione dei conflitti, il governo di quella imprevedibilità connaturata ai sistemi stessi. Il volume tenta di individuare le categorie concettuali utili per la possibile configurazione di un modello teorico interpretativo adeguato ad un sistema-mondo sempre più basato su una razionalità limitata. L'evoluzione dei regimi democratici, (teoricamente) fondati sulla trasparenza, sull'accesso alle informazioni, sul concetto di sovranità popolare e, da un punto di vista culturale, sulla mancata definizione del rapporto tra i valori fondanti della libertà e dell'uguaglianza, ha causato una radicale politicizzazione della sfera pubblica. In tal senso, l'economia interconnessa richiede una nuova sensibilità (etica) per le problematiche riguardanti gli attori sociali, il sistema delle relazioni (capitale sociale) e lo spazio del sapere ma anche, e soprattutto, una nuova cultura della comunicazione, orientata alla condivisione e all'intesa, in grado di incidere sui meccanismi sociali della fiducia e della cooperazione.
35,00 33,25

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