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Libri di Maria Grazia Meriggi

Biografia e opere di Maria Grazia Meriggi

Una e centomila. La Comune di Parigi del 1871

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2022
pagine: 180
Nel centocinquantesimo anniversario della Comune di Parigi, questo libro ne ripercorre la vicenda con una sintesi storica rapida e originale. Dopo aver esaminato le vicende che portarono all’insurrezione il volume ne segue dettagliatamente gli sviluppi, per poi delineare un’analisi storica e sociale della Parigi comunarda. Il volume illustra così la realtà della Comune, i suoi protagonisti, le tradizioni politiche che in essa confluirono, le divisioni che l’attraversarono e il conflitto con l’esercito versagliese che porterà alla famigerata semaine sanglante. Infine il libro illustra gli usi politici della Comune dal 1871 ai giorni nostri con particolare riferimento al contesto italiano. Introduzione Maria Grazia Meriggi.
10,00 9,50

La vita quotidiana dei vichinghi (800-1050)

Libro: Libro in brossura
editore: Rizzoli
anno edizione: 2017
pagine: 329
Gli uomini che vissero nell'Europa del nord tra il IX e il X secolo erano dei tuttofare: coltivatori e pescatori, armatori, fabbri, tessitori, medici, ma anche poeti, sarti, commercianti. Erano uomini legati alla loro terra e alla famiglia, ma innamorati dell'esplorazione e dell'avventura, tanto da spingersi oltre i confini dei luoghi già esplorati, oltre il Mediterraneo e l'Asia minore. Quando partivano per mare, alla ricerca di ricchezze per i loro eredi, non avevano mezze misure: pesavano l'argento con la bilancia o con la spada, contrattando o depredando a seconda del caso. Ma una volta tornati a casa, tra i fiordi e le pianure innevate, erano uomini allegri e forti, che sapevano allietare i lunghi inverni bui con feste e banchetti ricchi di carni, birra e idromele. Le leggende di questi uomini, mercanti e guerrieri, sono arrivate fino ai nostri giorni attraverso il nome dei vichinghi. Ma chi erano davvero, questi bellicosi uomini dei ghiacci? Régis Boyer, storico esperto di civiltà scandinave, ricostruisce per noi la realtà di queste popolazioni, approfondendo i loro usi e costumi, la loro lingua e cultura, liberandoci dall'incertezza del mito senza mai romperne l'incanto.
13,00 12,35

L'Internazionale degli operai. Le relazioni internazionali dei lavoratori in Europa fra la caduta della Comune e gli anni '30

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2015
pagine: 224
Questa ricerca si propone di rispondere a domande che riguardano i rapporti fra i lavoratori nei luoghi di lavoro, nel mercato del lavoro, nelle organizzazioni nazionali e internazionali e nelle migrazioni. Le tensioni che si sviluppano, da questo punto di vista, fra i lavoratori e i modi con cui gli attori politici le hanno utilizzate, possono essere così riassunte: il mercato del lavoro e le necessità organizzative impongono ai mondi del lavoro una tensione continua ai due poli opposti della quale stanno la xenofobia e l'internazionalismo. Fra questi due poli osserviamo comportamenti diversi, atteggiamenti contraddittori tutti ispirati, però, al tentativo di governare e non essere governati dalle "leggi" del mercato del lavoro. Il terminus a quo di questa ricerca è la crisi della Prima Internazionale, con la caduta della Comune di Parigi e il varo delle cosiddette "leggi contro l'Internazionale" in Europa. Il terminus ad quem sono i conflitti che, in Francia, hanno preparato il Fronte popolare del 1936. Un riferimento indispensabile è la crisi del '29. In mezzo si sviluppano le vicende dei lavoratori che si incontrano e si organizzano, cercando di fare della pluralità delle origini nazionali una risorsa e non un problema.
30,00 28,50

La disoccupazione come problema sociale. Riformismo, conflitto e «democrazia industriale» in Europa prima e dopo la Grande guerra

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2009
pagine: 224
Nel corso della prima rivoluzione industriale la condizione di lavoratore e quella di povero si identificavano: i lavoratori organizzati sono emersi a fatica dalle "classi pericolose". Il problema della disoccupazione comincia a emergere quando, per via contrattuale, essi raggiungono una maggiore stabilità e maggiori garanzie nella durata e nelle condizioni del lavoro. Essa si distingue progressivamente dal pauperismo e viene percepita contemporaneamente dalle classi dirigenti, dagli organizzatori e naturalmente dai lavoratori come un grave rischio sociale. Negli anni Dieci del XX secolo, la disoccupazione è al centro di convegni e associazioni legate al mondo del riformismo radical-socialista europeo che finalmente accettano che essa non è il prodotto dell'immoralità e dell'incapacità dei lavoratori ma di problemi connessi indissolubilmente col mercato del lavoro. Inizia allora una lunga discussione collettiva che cerca di proporre soluzioni assicurative e mutualistiche contro il rischio della perdita del lavoro. Tali soluzioni si scontrano con il legame della disoccupazione con le questioni ancor più complesse di governo del mercato del lavoro. Anche per questo problema, come per tanti altri, la Grande guerra segna una svolta. La disoccupazione si trova finalmente al centro dell'interesse dei nuovi istituti di informazione sui problemi del lavoro sorti dalla pace di Versailles: l'Organizzazione internazionale del lavoro e soprattutto il suo organo principale il Bureau international du travail.
24,50 23,28

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