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Libri di Manuela Sanna

Biografia e opere di Biagio Garofalo

Misurare la distanza. Note sul rapporto tra sguardo e verità nella filosofia moderna

Libro
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2020
pagine: 112
La questione della vista riveste una particolare importanza in relazione al tema della verità: con la vista ci formiamo una rappresentazione del vero e proprio attraverso il modo in cui vediamo un oggetto, lo giudichiamo vero. Descartes costituisce un momento cruciale di effettivo trionfo di una teoria cognitiva fortemente modellata sul piano oculare, e l'oggetto dell'intelletto si esprime come una verità invisibile in sé in quanto verità mentale. Se davvero "l'occhio vede senza discernere", l'oggetto si moltiplica, si disgrega e, sottoposto alla visione individuale, diventa segno di qualcosa di preesistente e invisibile. E le apparenti qualità dei corpi, distanza grandezza e proporzione, vengono distorte da un'evidenza che non prova la verità di quel che si vede. Gran parte del lavoro della filosofia contemporanea è stato dedicato a rispondere alla questione cartesiana del rapporto dell'immaginazione con il corpo, a partire dall'inquietante lettura foucaultiana delle Meditationes. Il nesso particolare-universale che, da Aristotele alla modernità, scaturisce da una teorizzazione cognitiva legata a categorie visive e rappresentative viene preso a prestito dalla filosofia contemporanea per individuare l'"errore di Cartesio" e la mistificazione da questo ingenerata.
12,00 11,40

Vico

Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2016
pagine: 167
Questa introduzione al pensiero di Giambattista Vico è costruita sulla distanza dall'eccesso di filologismo, che pure ha assorbito al suo interno, e con la consapevolezza dell'assenza di quel "deserto" culturale nel quale l'autore era stato inserito. I capitoli che scandiscono questo percorso seguono tre movimenti interni del tessuto vichiano: immaginare ciò che non è presente (la conoscenza), immaginare quel che è nel tempo e nello spazio lontano (la storia), immaginare quel che è diverso (l'altro metaforico).
13,00 12,35

Considerazioni intorno alla poesia degli ebrei e dei greci

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2014
pagine: 176
Le Considerazioni intorno alla poesia degli ebrei e dei greci di Biagio Garofalo vengono pubblicate a Roma nel 1707, e tra il 1716 e 1718 messe all'Indice con l'accusa di aver trattato la Bibbia alla stregua di un libro profano. L'opera, nonostante l'imprimatur di Giusto Fontanini, conteneva numerosi tratti di pericolosità, mettendosi sulla scia del Tractatus spinoziano e sul modello degli scritti di Domenico Bencini, Vincenzo Santini, Francesco Bianchini e Celestino Galiani. Corrispondente di Giambattista Vico, per il quale ricopriva anche il ruolo di mediatore per arrivare al principe Eugenio di Savoia, e amico di Matteo Egizio, Garofalo viene di fatto considerato l'erede più fedele della lezione radicale dell'Istoria civile giannoniana, sollevando nel suo testo questioni e tematiche che mettono in luce una lettura attenta e competente del Tractatus teologico-politicus spinoziano e uno studio semantico della lingua ebraica. Conoscitore di latino, greco e lingue orientali, Garofalo denuncia nelle sue opere un vistoso eclettismo e una vivace partecipazione al dibattito culturale europeo grazie alla posizione di rilievo da lui raggiunta sia presso la corte romana che presso quella viennese, e si propone come figura emblematica di intellettuale moderno, in bilico tra erudizione e ambizioni politiche.
23,00 21,85

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