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Libri di Laura Martini

Biografia e opere di Laura Martini

La ricamatrice di parole. Uno sguardo sulle scritture e sull'esperienza di volontaria in carcere di Athe Gracci

Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2022
pagine: 152
All'indomani del pensionamento, dopo una vita dedicata all'insegnamento nella scuola pubblica, Athe Gracci comincia la sua attività di volontaria presso la Casa circondariale Don Bosco di Pisa. I suoi corsi di ricamo si trasformano presto in spazi di ritrovata libertà, in luoghi protetti, nei quali i detenuti sperimentano la rara condizione di soggetti del racconto della propria vita. Quasi come se al percorso sulla stoffa, tracciato da ago e fi lo, corrisponda un analogo percorso interiore, un viaggio nei meandri dell'anima, alla ricerca di quelle domande sommerse che, se inespresse, suonano come un'ulteriore condanna. Così, attraverso le parole donate e ricevute, attraverso i colloqui, le lettere, le poesie, i frammenti autobiografici, si va ricucendo la trama di storie troppo spesso sfilacciate, se non addirittura negate. L'enorme quantità di scritti custoditi da Athe Gracci merita uno sguardo attento, uno sguardo che cerchi di far luce su una pratica educativa che ha saputo fare della scrittura nei luoghi di reclusione un potente strumento maieutico e trasformativo.
12,00 11,40

Il buon secolo della pittura senese. Dalla maniera moderna al lume caravaggesco. Montepulciano, San Quirico d'Orcia, Pienza. Catalogo della mostra

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2017
pagine: 334
Tre mostre per un solo percorso o una mostra in tre sedi: cambiando l'ordine dei fattori il risultato non cambia. Tra la Val di Chiana e la Val d'Orcia, Montepulciano, Pienza e San Quirico d'Orcia hanno scelto di condividere un progetto culturale comune, capace di ripercorrere le sorti della pittura senese dagli inizi del cinquecento ai primi decenni del secolo successivo. È un racconto che muove dagli esordi della così detta maniera moderna a Siena e, dopo un lungo cammino segnato dalla caduta della repubblica e dalla controriforma, conduce fino ai pittori che seppero aprirsi alle novità del naturalismo di Caravaggio. Montepulciano si conferma "perla del cinquecento", grazie alla scoperta che il giovane Domenico Beccafumi vi dipinse, verso il 1507, un'immagine della Beata Agnese Segni conservata nel Museo civico. All'effigie della domenicana poliziana sono quindi accostate una serie di opere che ricostruiscono gli esordi beccafumiani nella Siena artistica dei primi decenni del secolo, quando la fama di Pinturicchio fu oscurata dalle novità di Leonardo e Raffaello. Celebre per la Collegiata medievale e il barocco Palazzo Chigi, San Quirico d'Orcia narra in alcune sale di quest'ultimo le vicende della pittura senese nei decenni che andarono dal sacco di Roma (1527) alla fine della repubblica (1559). L'attenzione è focalizzata sulla tarda attività di Giovanni Antonio Bazzi detto il Sodoma e sulla carriera del genero Bartolomeo Neroni detto il Riccio, di cui San Quirico custodisce, nell'oratorio del Santissimo sacramento, un'importante pala d'altare. Pienza, città ideale di Pio II, rivela il suo volto meno noto, allestendo una mostra su Francesco Rustici detto il Rustichino: maestro senese che, formatosi sulla pittura devota di fine cinquecento, seppe farsi "caravaggesco gentile”. Lo documenta bene la pala dipinta nel 1624 per la chiesa di San Carlo Borromeo, eletta a fulcro di un percorso che si dipana negli attigui locali di un antico convento, ormai predisposti a sede espositiva. In ogni luogo è ricostruito quindi un contesto, e i tre contesti, ordinati cronologicamente, ripercorrono quello che l’abate Luigi Lanzi, nella sua “Storia pittorica dell'Italia”, chiamò il "buon secolo della pittura senese". Da un tale percorso si può procedere a esplorare ulteriori sentieri, che conducono a scoprire tutta una serie di opere disseminate nel territorio, strettamente connesse con i contenuti della mostra. E così che una mostra di studio costituisce al tempo stesso lo strumento per rivelare, illustrare e dare valore al patrimonio artistico e all'identità culturale di una terra. Presentazioni di Andrea Rossi, Franco Rossi, Fabrizio Fé, Giampietro Colombini, Valeria Agnelli e Ugo Sani, di Marco Forte, Alessandro Ricceri ed Elisa Bruttini, di Anna Maria Guiducci e Stefano Casciu, e di Anna Bene.
35,00 33,25

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