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Libri di Italo Birocchi

Biografia e opere di Italo Birocchi

«Non più satellite». Itinerari giuscommercialistici tra Otto e Novecento

Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2019
pagine: 446
Come nacque e si sviluppò la scienza commercialistica nel processo di passaggio dall'antico ius mercatorum al diritto commerciale codificato? È il problema dell'autonomia della disciplina che riguarda fondamentalmente il duplice rapporto con la civilistica — considerata, nell'immaginario ottocentesco, l'officina di produzione delle categorie e del linguaggio dell'universo giuridico e dunque la scienza per eccellenza — e con l'economia, ritenuta la materia su cui si innestavano le forme del diritto commerciale. In quel processo venne rovesciata l'idea che la giuscommercialistica fosse una scienza satellitare del diritto civile e si affermò di converso la 'commercializzazione' della vita civile. In un arco temporale compreso, grossomodo, tra i decenni centrali dell'Ottocento e gli anni Trenta del Novecento, i saggi raccolti in questo libro esaminano diverse figure di giuristi (protagonisti o membri del coro), strumenti (riviste, prolusioni, saggi, trattati), provvedimenti e progetti normativi, momenti del reclutamento accademico (candidati e loro formazione, prove concorsuali, commissari), esperimenti didattici. L'ottica è transnazionale, come nella vocazione del commercio e come soprattutto suggerisce il continuo rimbalzare di tematiche, personaggi e opere da una esperienza ordinamentale all'altra. Così capita di riscontrare che Serafini fosse impegnato nei lavori preparatori dell'Obligationenrecht svizzero e che questo venisse abbondantemente commentato in Italia nelle sue due edizioni, che il Corso di Vidari venisse letto e discusso dai protagonisti della giuscommercialistica brasiliana, che autori come Vidari e Bolaffio fossero attentamente compulsati nell'importante manuale di Soler in Spagna, che il giovanissimo Mossa fosse attratto dalla più recente dottrina tedesca.
35,00 33,25

Per una rilettura di Mancini. Saggi sul diritto del Risorgimento

Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2018
pagine: 640
Senza che l’interesse storiografico per Pasquale Stanislao Mancini (1817-1888) sia mai scemato dopo la sua scomparsa, nell’ultimo trentennio esso si è moltiplicato andando ben oltre quel principio di nazionalità e quella raffigurazione di specialista del diritto internazionale che sono stati a lungo il centro delle indagini sul giurista irpino. Crescente l’attrattiva per un personaggio che nel Risorgimento fu attore di primo piano nei molteplici aspetti della sua attività di cattedratico, avvocato, deputato e ministro. I contributi racchiusi in questo libro risentono delle prospettive recentemente aperte dagli studi di storia dell’università, dell’avvocatura, delle istituzioni. Entro il panorama ormai saldamente delineato dalla storiografia che ha abbandonato l’accostamento semplificatorio fondato sull’immagine di una scienza giuridica rinserrata e succube del dualismo tra scuola storica ed esegesi dei codici, l’intento è stato duplice: da un lato riandare ai percorsi del giurista di Castel Baronia, rileggerlo con nuove ricerche e secondo piste aggiornate; dall’altro farsi prendere la mano da una figura che considerava il sapere nel suo impatto pratico e lo elaborava e trasmetteva senza steccati in tutti i settori in cui si trovò impegnato (la cattedra privata e quella pubblica, l’aula del foro e quella del Parlamento, la carica ministeriale o la tribuna di una rivista). Una personalità di spicco che, con i suoi tratti speciali, ben si colloca da protagonista nello scenario della cultura giuridica dell’Ottocento e nel contempo contribuisce a farla comprendere.
36,00 34,20

La facoltà di giurisprudenza dell'Università di Cagliari. Volume Vol. 1

Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2018
pagine: 547
Sotto una duplice angolazione il libro racconta la storia della Facoltà di Giurisprudenza di Cagliari dai progetti cinquecenteschi di fondazione dell'ateneo fino all'Unità: come luogo di formazione del giurista e, in stretta correlazione, come momento di snodo per l'accesso alle cariche, alle professioni e per una collocazione privilegiata entro la polis. Da qui le domande che riguardano, da un lato, gli aspetti dell'insegnamento (il numero degli studenti, i corsi, la frequenza alle lezioni, i manuali, le biblioteche, gli esami, dal punto di vista dei discenti; il reclutamento, gli impegni accademici, gli strumenti didattici, gli orizzonti scientifici e di metodo, nell'ottica dei docenti); dall'altro gli impatti nel tessuto sociale, secondo indirizzi culturali di cui la Facoltà era espressione e che a sua volta contribuiva a implementare. Anche nei momenti di crisi, essa operava come deposito di conoscenza giuridica, dialogava con il mondo delle professioni e delle istituzioni, formava le élites. Primo volume di una storia che arriverà fino ai giorni nostri e frutto della collaborazione di studiosi dalle competenze diverse, il libro affronta con nuove ricerche archivistiche e con sguardo comparatistico i principali problemi storiografici: il fervore dopo la fondazione, la reductio della sua funzione nei decenni successivi, la faticosa rifondazione boginiana, i giuristi "giacobini", la Facoltà di massa negli anni a ridosso della "fusione perfetta". E, mentre ricostruisce un itinerario in cui il tema dominante appare quello della formazione del giurista del diritto patrio, propone anche questioni nuove.
38,00 36,10

Storia del diritto e identità disciplinari: tradizioni e prospettive

Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2016
pagine: 368
44,00 41,80

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