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Libri di Giandomenico Salcuni

Biografia e opere di Giandomenico Salcuni

Liber amicorum Adelmo Manna

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2021
pagine: 662
Il volume contiene i numerosi saggi che alcuni amici e colleghi del prof. Adelmo Manna - tutti professori ordinari di materie penalistiche - hanno voluto dedicargli. Il risultato è un volume collettaneo che spazia, senza mai ripetersi, tra i temi penalistici più attuali e discussi, con il rigore, la competenza e l’ampiezza di respiro che, del resto, non avrebbero potuto non contraddistinguere le più prestigiose e autorevoli voci del dibattito penalistico.
40,00 38,00

Il "silenzio" del rischio, la "loquacità" del fine. Per una ricostruzione finalistico-volontaristica del dolo eventuale

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2021
pagine: 392
Il volume, premessa un’analisi sull’esistenza e sull’opportunità della previsione del dolo eventuale, si pone l’obbiettivo di conferire al dolo eventuale una definizione rispettosa del principio di determinatezza. Il punto di partenza è ricercare le basi normative del dolo eventuale, da rinvenire non soltanto nell’articolo 43 del c.p., norma incompleta da questo punto di vista, ma in combinato disposto con alcune disposizioni della Parte generale e Speciale che tipizzerebbero tale forma di dolo. Da questa analisi si ricava una definizione di dolo eventuale incentrata su di una visione finalistica che nega la sussistenza dello stesso ogni qualvolta l’evento collaterale frustra il fine che spinge il soggetto attivo del reato ad agire. In questa prospettiva il dolo eventuale include sia il requisito della volontà, che quello dell’intenzionalità, entrambi previsti dall’art. 43 c.p. La fi gura di dolo che ne esce è simile a quella propria della psicologia del senso comune che, al momento, risulta ancora la più confacente alla prova degli stati soggettivi nel processo penale. Una lettura così selettiva del dolo eventuale che rende l’istituto compatibile col principio di determinatezza, lascia sussistere potenziali contrasti fra questa forma di dolo ed il principio di colpevolezza commisurativa, di modo che si propone, in chiave de jure condendo, l’introduzione di una attenuante ad hoc per colui che agisce rischiando.
32,00 30,40

La «disciplina altrove». L'abuso d'ufficio fra regolamenti e normazione flessibile

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2019
pagine: 260
L'opera è tesa all'analisi della possibile rilevanza penale, nell'ambito dell'art. 323 c.p., delle linee guida dell'ANAC. In particolare, si muove dal tentativo di dimostrare come le linee guida vincolanti siano regolamenti e, in quanto tali, integrino il presupposto oggettivo della fattispecie dell'abuso d'ufficio. Al contrario, le linee guida non vincolanti possono essere utili a ricostruire il significato di alcuni elementi normativi della fattispecie, ma non sono in grado di integrare il precetto. Inoltre, le linee guida potrebbero operare anche come strumento volto ad escludere la punibilità sotto il profilo dell'elemento soggettivo dell'art. 323 c.p., norma che si ritiene comunque troppo generica e che dovrebbe essere delimitata ad opera del legislatore a quei settori (come gli appalti, la giustizia, i concorsi pubblici) che davvero necessitano di una tutela penale anticipata. La discussa ed incerta natura delle linee guida ANAC ha comunque prodotto una «crisi di rigetto», culminata con il Decreto Sblocca cantieri del 2019, convertito nella l. 55 del 2019, che si pone l'obiettivo di superare il sistema delle linee guida vincolanti. Il ritorno ad un sistema di hard law determinerà un aumento di procedimenti penali per abuso d'ufficio, ma ad ogni modo si dubita che si sia semplificato il sistema degli appalti e che siano state abrogate le linee guida vincolanti, non avendo il legislatore inciso sulle norme attributive all'ANAC del potere di emanare tale tipologia di linee guida. Lo spettro dell'art. 323 c.p. continuerà dunque ad aleggiare sull'operato dei pubblici agenti continuando a incrementare il fenomeno della burocrazia difensiva.
36,00 34,20

L'europeizzazione del diritto penale: problemi e prospettive

Libro: Libro in brossura
editore: Giuffrè
anno edizione: 2011
pagine: XIII-568
La prima parte del lavoro monografico è incentrata sulla tematica della legittimità di obblighi europei di incriminazione. Si parte dall'indagine sull'esistenza di beni giuridici europei, meritevoli e bisognosi di tutela penale, per poi passare all'analisi degli strumenti normativi su cui fondare una competenza penale dell'Unione. Questa prima parte si conclude con i riflessi che l'esercizio di una competenza penale dell'Unione avrebbe sul principio di riserva assoluta di legge, il quale è da molti visto come ostacolo all'europeizzazione del diritto penale, ma che non sembra in grado di arginare l'avocazione di fette di potestà penale in capo all'Unione. La seconda parte del lavoro, partendo sempre dall'indagine relativa ai profili attinenti alla riserva di legge, è improntata sull'influenza esercitata dalle fonti sovra-nazionali sul sistema penale interno. Il principale oggetto dell'indagine è costituito dall'art. 117, co., 1 della Cost. che ha ridisegnato i vincoli alla potestà legislativa dello Stato ed i rapporti tra lo stesso e l'Unione europea.. La parte conclusiva dell'opera è costruita sulla riflessione che il principio di riserva di legge promette in realtà più di quello che mantiene e, pertanto, si impone una rilettura del concetto di riserva di legge perché venga garantita sia la democraticità delle scelte di incriminazione, sia un controllo di conformità costituzionale sulle stesse.
59,00 56,05

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