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Libri di Gemma Belli

Biografia e opere di Gemma Belli

Architettura e paesaggi della villeggiatura in Italia tra Otto e Novecento

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2015
pagine: 432
Un tempo pratica esclusiva delle élites aristocratiche, nel corso dell'Ottocento la villeggiatura si trasforma in una diffusa consuetudine borghese, divenendo nella seconda metà del Novecento un vero e proprio fenomeno di massa che pone le basi per nuove tipologie urbane e per la trasformazione di interi paesaggi. In Italia le infrastrutture create ad hoc, gli spazi della socialità, le architetture dell'accoglienza, le residenze, le attrezzature provvisorie costruiscono l'immagine delle città per la villeggiatura misurandosi con i modelli internazionali, incentivando in alcuni casi l'espansione dei centri storici e in altri la nascita di nuovi nuclei fisicamente distinti. Sviluppando i contributi presentati al convegno Architettura e paesaggi della villeggiatura. Luoghi in Italia e in Trentino Alto Adige nell'Ottocento e nel Novecento, promosso a Madonna di Campiglio dal Centro interdipartimentale di ricerca per l'archivio e l'interpretazione del progetto architettonico e urbanistico dell'Università di Napoli "Federico II" (oggi Centro interdipartimentale di ricerca per i beni architettonici ambientali e per la progettazione urbana), il volume offre articolati spunti di riflessione sulle trasformazioni urbane poste in essere in Italia per il consumo del loisir e sulle relative architetture nelle diverse tipologie: temi già indagati da altre "storie" o in altri paesi, ma solo di recente all'attenzione della storiografia dell'architettura italiana.
39,00 37,05

Capodimonte Materdei Vomero

Libro: Libro in brossura
editore: Grimaldi & C.
anno edizione: 2012
pagine: 142
30,00 28,50

Narrare l'urbanistica alle élite. «Il Mondo» (1949-1966) di fronte alla modernizzazione del bel paese

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2012
pagine: 288
Nella seconda metà del Novecento l'urbanistica italiana è stata raccontata da esperti a esperti: professionisti, docenti universitari, associazioni hanno narrato i loro pensieri, le loro ambizioni e tribolazioni, i progetti realizzati, quelli falliti, e le speranze di nuove leggi, oltrepassando di poco la loro stessa cerchia. Nonostante la grande rilevanza sociale dei progetti, dei piani, dei pensieri, l'urbanistica italiana - cui pur sembra assegnato un posto rilevante nel cambiamento - comunica a pochi. Durante gli anni Cinquanta e Sessanta, nell'accelerata modernizzazione del Bel Paese, l'opinione pubblica resta sorda ai discorsi degli urbanisti; e le ragioni di questa sordità vengono addebitate per lo più alla modesta consapevolezza della società e delle istituzioni, e a un'immatura "coscienza urbanistica". Incerta è l'attenzione rivolta ai settimanali di cultura che, mescolando discorsi alti e bassi, politica, economia e letteratura, si sono rivolti a un pubblico privilegiato, le élite, agitando narrazioni di intricata filigrana, senza riuscire però a fornire un contributo influente. Questo libro ha scelto di fare un tentativo in questa direzione, ricostruendo come un settimanale d'ispirazione liberal-democratica, svincolato dalle opposte ideologie dominanti - «Il Mondo» diretto da Mario Pannunzio - abbia prospettato una narrazione dell'urbanistica per le élite.
40,50 38,48

30,00 28,50

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