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Libri di Fabio Vighi

Biografia e opere di Fabio Vighi

«Mio padre si sta facendo un individuo problematico». Padri e figli nell'ultimo Pasolini (1966-75)

Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2018
pagine: 274
Basandosi su un impianto teorico marxista-lacaniano, il libro esamina un insieme di testi prodotti da Pier Paolo Pasolini negli anni 1966-75, selezionati tra teatro, narrativa, cinema e saggistica, alla luce di una serie di figure di padri e di figli, rappresentative di una profonda trasformazione nelle strutture familiari rispetto a quella consolidata come tradizionale dalla cultura patriarcale. Si tratta della sceneggiatura del film "Edipo re" (1967), del romanzo e della sceneggiatura del film "Teorema" (1968), dei drammi "Affabulazione" (1969), "Porcile", anche sceneggiatura per film (1969), e "Bestia da stile" (1979), del romanzo "Petrolio" (1992), nonché di una serie di saggi tratti da "Scritti corsari" (1975) e "Lettere luterane" (1976). L’obiettivo è quello di offrire il punto di vista di Pasolini sulla paternità e sulla famiglia in cambiamento, in comparazione con le più recenti teorie sociologiche e psicoanalitiche che hanno elaborato la ridefinizione della famiglia contemporanea. Prefazione di Fabio Vighi.
24,00 22,80

Crisi di valore. Lacan, Marx e il crepuscolo della società del lavoro

Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2018
pagine: 238
Il 12 maggio 1972 Jacques Lacan tenne un intervento all’Università Statale di Milano intitolato "Sul discorso psicoanalitico", nel quale presentò un enigmatico ‘discorso del capitalista’ come supplemento alla teoria discorsiva teorizzata negli anni precedenti. Per quanto solo accennata, la sua analisi illustrava l’ingegnosità del modo di produzione capitalistico e insieme ne presagiva l’implosione. Peraltro, già nei seminari degli anni precedenti Lacan aveva iniziato la sua originale lettura di ciò che considerava il portato di verità della critica marxiana, concentrandosi sul tema della trasformazione capitalistica del lavoro e del sapere, e sul concetto di plusvalore. Per quanto avverso alla retorica sovversiva del ’68, in quegli anni Lacan assumeva dunque una posizione critica rispetto al capitalismo. Questo saggio parte dal Marx di Lacan – non il Marx dei movimenti operai, ma il critico del moderno sistema di produzione di merci – per mettere a nudo lo sfaldamento socio-ontologico del mondo contemporaneo, sorretto da una dinamica economica non solo in crisi, ma storicamente esausta e prossima al collasso.
20,00 19,00

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