Il tuo browser non supporta JavaScript!
Vai al contenuto della pagina

Libri di Cristiano Barbieri

Biografia e opere di Cristiano Barbieri

Narrative del male. Dalla fiction alla vita, dalla vita alla fiction

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2016
pagine: 292
Quest'opera intende riflettere da un punto di vista criminologico sui rapporti tra ciò che viene presentato come illecito - la fiction sul crimine - e ciò che intrinsecamente si rivela tale - il crimine reale -, così come viene messo in trama dalle narrative che istituzionalmente se ne occupano, e che sono presenti a diversi livelli come discorsi scientifici, mediatici, giudiziari, o a livello delle convinzioni diffuse a livello sociale. Nella prima parte del testo vengono analizzati alcuni casi di fiction con le metodiche della scienza criminologica e nella seconda parte da dati di cronaca si arriva alla teorizzazione criminologica qualitativa e alla fiction. Il campo delle narrative criminologiche, collocandosi tra fiction e vita, può costituire una sorta di "territorio di mezzo", partendo dal quale diviene possibile sia utilizzare le narrative di fiction per comprendere gli eventi criminali reali, sia trattare le narrative degli eventi criminali reali connettendole al mondo della fiction. In tal senso, nella misura in cui realtà e fiction si influenzano reciprocamente, la criminologia può tentare di decifrare il senso della vita tanto del criminale, quanto della vittima, in un processo di approfondimento che può dirsi incessante.
38,00 36,10

Il futuro tra noi. Aspetti etici, giuridici e medico-legali della neuroetica

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2011
pagine: 144
Il crescente progresso tecnologico ha permesso di acquisire conoscenze fondamentali sul funzionamento dell'encefalo, al punto che le moderne tecniche di neuroimaging (TC, RMN, SPECT, PET, fRM, etc.) vengono utilizzate non solo a scopi di ricerca (in neurologia, in psicologia ed in psichiatria), ma anche per finalità diagnostico-terapeutiche. In sede clinica, quindi, è innegabile il valore dell'apporto conoscitivo e dell'applicazione empirica di tali metodiche. Tutto ciò ha posto però il problema dell'utilizzo, anche in ambito medico-legale, delle tecniche di neuroimaging, nell'ipotesi che l'impiego delle stesse a scopi valutativi possa rendere più oggettivo il giudizio finale. In realtà, considerando sia le tipologia, che le finalità della valutazione psichiatrico-forense, l'oggettività del giudizio conclusivo è garantita dalla corretta applicazione della metodologia medico-legale, cioè di quella procedura conoscitiva tanto più scientifica, quanto più rigorosa nella correlazione delle acquisizioni tecniche ai costrutti normativi di riferimento. In questa prospettiva, il contributo delle Neuroscienze può essere utilizzabile soltanto nella misura in cui può fornire informazioni cliniche più approfondite, da integrarsi sempre e comunque nella predetta metodologia valutativa.
18,50 17,58

Inserire il codice per il download.

Inserire il codice per attivare il servizio.