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Franco Angeli: Filosofia del diritto

Tutte le nostre collane

Il diritto come processo. Princìpi, regole e brocardi per la formazione critica del giurista

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2015
pagine: 240
Il diritto come processo. All'esposizione di questa prospettiva, teoretica e pratica ad un tempo, è dedicata la prima parte del presente lavoro collettaneo, nel quale gli autori tentano il superamento critico di una concezione esclusivamente "normocentrica" del diritto presentando come meglio difendibile nella scienza giuridica e nell'esperienza pratica una visione giudiziale, secondo cui momento specifico ed irrinunciabile dell'esperienza giuridica è la controversia che si organizza nel processo. I cinque saggi della prima parte presentano non soltanto una concezione critica per il giurista contemporaneo, ma anche intendono rilevare il suo percorso storico, avviato dalla riflessione filosofica dei Greci e proseguito nella metodologia casistica dei Romani fino all'intensa rielaborazione della giurisprudenza medievale, e la sua attualità culturale, del tutto evidente nel ripensamento della teoria delle fonti e della positività del diritto nonché nel recupero della formazione retorica del professionista forense. Nella seconda parte dell'opera, si presenta una raccolta ragionata di schede dedicate appunto a princìpi, regole o brocardi di natura processuale, tratti dalla sapienza giuridica classica, al fine di offrire spunti di approfondimento e di riflessione della prospettiva teoretica esposta nella prima parte. Per ciascuna scheda, corredata da opportuni riferimenti bibliografici, si propone un'analisi articolata secondo la "nozione", le "origini", le "fonti".
31,00 29,45

Alle origini del Nómos nella Grecia classica. Una prospettiva della legge per il presente

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2014
pagine: 256
Risalendo direttamente alle fonti del pensiero greco, nel presente lavoro monografico si intende chiarire che il concetto di nómos non è riconducibile alla nozione moderna e strumentale della legge come norma positiva, deliberazione politica o comando prescrittivo, ma è una composizione opponibile, fondata sull'armonioso ordinarsi di un principio agonistico e regolativo delle relazioni intersoggettive. Il ritorno all'origine del pensiero giuridico alimenta l'intero svolgimento della ricerca, che si snoda come analisi critica dell'antica parola ellenica nómos, che svela un significato già tracciato dalla poesia arcaica e dalla filosofia presocratica, poi valorizzato da Socrate e, infine, rielaborato dalle profonde meditazioni di Platone e di Aristotele. L'autore procede individuando alcuni archetipi concettuali che indicano i diversi luoghi di nascita della legge in senso greco e che ne illustrano l'accezione: nella prima parte si investiga il motore agonistico della relazione sociale (agón) per cercare di definire il rapporto tra l'uomo e il nómos nella struttura dinamica dell'ordine giuridico e politico della Grecia classica (kósmos); nella seconda parte si esamina il senso classico del nómos nell'esperienza politica, cercando di approfondire le ragioni per le quali la legge è narrata attraverso il mýthos, è fondata sul lógos ed è discussa nella pólis.
29,00 27,55

Diritto, neuroscienze, filosofia. Un itinerario

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2014
pagine: 192
La riflessione sull'applicazione delle acquisizioni delle neuroscienze all'ambito giuridico ha avuto, nell'ultimo decennio, uno sviluppo a dir poco tumultuoso, dovuto anche al delinearsi di una visione complessiva della natura umana che pare destinata a investire l'architettura del sapere giuridico fin dalle fondamenta. Ripensare il diritto perché si sta ripensando l'uomo: questo sembra essere uno dei principali banchi di prova del nostro tempo. L'obiettivo critico della ricerca neuroscientifica è - come da più parti asserito - la concezione dualistica, di origine cartesiana, che contrappone le facoltà intellettive alla struttura della materia. La via riduzionistica, che appiattisce l'uomo intero nel campo dei fenomeni, è però tutt'altro che scontata e non è nemmeno l'unica prospettata nel dibattito in corso. La sfida lanciata alla riflessione sul diritto è allora ben più ardua di quanto immediatamente non appaia: essa impone, infatti, di superare alla radice molti dei dualismi dei quali, in ambito giuridico, si nutrono e si sono nutrite la prassi e la dottrina, senza tuttavia schiacciare l'uno sull'altro i termini di volta in volta in gioco.
23,00 21,85

Custodire il fuoco. Saggi di filosofia del diritto

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2014
pagine: 256
"Custodire il fuoco, senza adorare le ceneri": questo è l'intento che si sono proposti con la pubblicazione alcuni studiosi, formatisi grazie al magistero di Francesco Cavalla. La metafora del fuoco è sembrata fondamentale sotto due profili. Innanzitutto, il custodire il fuoco richiama il dovere di "far ardere" il Logos, il fuoco eracliteo, per consentire il "dire collegando" grazie alla riflessione critica su alcuni aspetti della tradizione e della attualità occidentale nei quali la vita intellettuale rischia di perdersi, facendosi mera cenere. In secondo luogo, il richiamo al noto aforisma di Gustav Mahler risulta particolarmente suggestivo poiché gli autori dei saggi qui contenuti hanno cercato di realizzare un'armonia che testimoniasse il tratto costitutivo dell'insegnamento del loro Maestro: rispettare le differenze di interessi e di prospettive promuovendo nel contempo un incessante confronto dialettico fra le stesse. In questo modo, una riflessione sulla dimensione paradossale di alcuni valori celebrati nella cultura moderna (F. Zanuso), una indagine sulla giustizia che coinvolge i rapporti tra neuroscienze e filosofia del diritto (S. Fuselli), uno studio sul concetto di libertà indisponibile e sulle sue cadute in ambito giuridico (P. Moro), un approfondimento del tema dell'eticità pensata come non prescrittività (P. Sommaggio) e, infine, una analisi della giustizia distributiva nell'era della positività pluritipica (C. Sarra) confidano di dialogare in armonia.
33,00 31,35

Dal volto alla maschera. Rappresentazione politica e immagini dell'uomo nel dialogo tra Guardini e Schmitt

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2013
pagine: 456
Da un lato, Carl Schmitt: il futuro Kronjurist del Terzo Reich, che sa andare all'essenza dei fenomeni giuridici con le sue taglienti definizioni, e vuole usare di questo talento per imprimere ai fenomeni una direzione. Crede che la Chiesa di Roma sia la madre del jus publicum europaeum, il diritto romano essendone il padre; e vede nella rivoluzione fatta in nome dell'economia e della tecnica una minaccia mortale, per il sapere giuridico, ma soprattutto per l'immagine dell'uomo che il diritto ha custodito. Dall'altro lato, Romano Guardini: un prete cattolico che riesce a parlare a molti in Germania. Per lui hanno inventato una disciplina, la katholische Weltanschauung; e lui ne ha fatto una pericolosa concorrente della Weltanschauung nazista. Questo libro muove dalla documentazione di un rapporto epistolare tra i due, per chiedersi a partire da quale punto i loro itinerari di pensiero inizino a divergere, annunciando la separazione anche dei loro itinerari di vita. Al centro c'è la dottrina filosofico-giuridica della Repräsentation, e due domande sullo sfondo: la scienza del diritto ha in sé degli anticorpi contro il totalitarismo? È possibile, e oggi auspicabile, superare la forma rappresentativa dell'esistenza politica?
45,00 42,75

Contradditorio giudizio mediazione. La danza del demone mediano

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2012
pagine: 240
Non sono molti anni che il contraddittorio è stato 'calato dall'alto' attraverso la riforma dell'art. 111 della Costituzione, ma il valore che ad esso viene attribuito, nell'ambito della esperienza giuridica, consiste per lo più nella drammatizzazione della controversia. Con questa ricerca si intende invece mostrare la razionalità intrinseca e la forza atletica del contraddittorio. Lo scontro delle parti, che rappresenta l'intima struttura logica del contraddittorio, genera infatti una relazione che consente il dispiegarsi di ciò che supera le pretese particolari delle parti ed è comune ad ambedue sfuggendo, nell'agone oppositivo, al loro pieno controllo: questo perché il contraddittorio rappresenta non solo uno strumento di accertamento/espunzione della contraddizione dai loro detti, ma definisce altresì la condizione affinché le tesi esposte 'abbiano a che fare' con la verità. In questo modo il contraddittorio si rivela qualcosa di più di una delle possibili procedure di risoluzione delle controversie. Il compito che si propone l'autore è di collegare due prospettive, quella del diritto e quella della filosofia: un ponte tra queste due concezioni in ordine al valore del contraddittorio. Un primo passo verso una genuina cultura giuridica che consideri l'antagonismo processuale non più come espressione di una patologia dei rapporti intersoggettivi, ma come la forma disciplinata di una situazione fisiologica.
29,00 27,55

Retorica processo verità. Principi di filosofia forense

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2011
29,00 27,55

Lo scudo di Dioniso. Contributo allo studio della metafora giuridica. Principi di filosofia forense

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2010
pagine: 216
Il tema della metafora è sicuramente uno dei più affascinanti e studiati di ogni tempo. In particolare, nel Novecento, dopo la pubblicazione di "The philosophy of Rhetoric" di Ivor Armstrong Richards, si è assistito ad una notevole crescita di interesse per questa figura che ha coinvolto pressoché ogni ambito dello scibile, producendo un'alluvionale letteratura caratterizzata da un altissimo grado di interdisciplinarietà. In questo scenario, i giuristi e i filosofi del diritto, salvo rare e assai recenti eccezioni, sembrano essere finora entrati, per così dire, in punta di piedi: da un lato ritenendo che non vi fosse lo spazio per individuare uno specifico ruolo del linguaggio metaforico nel discorso giuridico, trattandosi di una modalità del linguaggio ordinario da studiarsi, semmai, nell'ambito di una filosofia generale del linguaggio. Dall'altro, forse, temendo di dare rilevanza ad uno strumento potenzialmente idoneo ad aumentare la vaghezza dei discorsi, in un settore dell'esperienza, quello del diritto, nel quale, invece, lo sforzo dei parlanti dovrebbe sempre andare nella direzione di precisarli. In questo lavoro, l'Autore, seguendo alcuni spunti emersi dalla filosofia del XX secolo, e attraverso il ripensamento della definizione aristotelica di questo tropo, offre un contributo alla riflessione giusfilosofica sulla possibilità di ritrovare il quadro teorico di riferimento per discutere di un fenomeno che, comunque lo si consideri, è presente a tutti i livelli del discorso giuridico.
27,50 26,13

Giustizia dialogica. Luci e ombre della Restorative Justice

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2010
pagine: 240
In un momento in cui viene da più parti sottolineato lo stato di crisi che investe la giustizia penale nei presupposti e nelle prassi applicative, stanno suscitando sempre maggiore interesse le proposte della Restorative Justice: una corrente di pensiero che, pur con diverse articolazioni, pone l'accento sulla dimensione riparativa della pena. Rivendicando una maggiore attenzione alla lesione che il reato ha concretamente posto in essere, e quindi anche alle persone direttamente coinvolte, la Restorative Justice propone un netto cambiamento di prospettive nel modo di intendere la sanzione e la sua determinazione. Essa rappresenta anzitutto un invito a ripensare la ragion d'essere, le finalità e i limiti della risposta al reato, mettendo in discussione molti dei presupposti di pensiero che hanno caratterizzato la visione moderna e contemporanea della giustizia penale. Il presente studio intende innanzitutto offrire una presentazione della Restorative Justice, ricostruendone gli elementi costitutivi, i principali modelli applicativi e le origini culturali; esso inoltre sottopone a vaglio critico alcuni luoghi comuni intorno ai quali si costruiscono le principali argomentazioni proposte dai sostenitori del paradigma restorative. Quest'ultima analisi mira a verificare la reale unitarietà di tale teoria e a far emergere concetti e strutture argomentative che permettano alla Restorative Justice di collocare la sua carica propositiva entro una cornice filosofica rigorosa.
30,00 28,50

Apparenze. Accertamento giudiziale e prova scientifica

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2009
pagine: 152
Causa ed effetto: un nesso tanto banale e scontato nella mentalità comune quanto altamente problematico nel sapere scientifico e filosofico. Come si fa a parlare ancora di nessi eziologici quando ormai, nelle diverse forme del pensiero colto, sembra impossibile approdare a leggi capaci di fondare i fenomeni in modo universale? Il problema è profondamente avvertito anche nell'ambito del discorso giuridico. Sono ormai trascorsi più di cinque anni dal momento in cui la Corte di Cassazione ha stabilito che la certezza assoluta è un'utopia quando si tratti di affermare se una data condotta sia o meno la causa di un dato evento. Ed ecco formularsi, al posto della certezza, la nozione di "credibilità razionale": che allude pur sempre ad un criterio che ha a che fare con l'attività di accertamento, ma non ne configura un risultato indiscutibile. Si delinea un tema: riflettere sulle "apparenze" di cui è intessuto il credibile, per meglio comprendere, da un lato, i limiti ai quali l'accertamento giudiziale è consegnato, ma anche, dall'altro, quanto nei procedimenti delle corti non è né accidentale, né arbitrario.
20,00 19,00

La ragionevolezza dei privati. Saggio di metagiurisprudenza esplicativa

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2008
pagine: 336
Nel diritto italiano il tema della ragionevolezza, da tempo oggetto d'attenzione dei costituzionalisti e degli amministrativisti, affiora oggi sempre più spesso anche in ambito civilistico e penale. In particolare, sono di grande interesse i suoi impieghi attuali nelle discussioni sul contratto e sulle fonti di origine privata. C'è chi sostiene che la ragionevolezza sia una formula vuota usata per coprire conclusioni ad hoc, mentre altri la ritengono un concetto fecondo; si discute inoltre se essa abbia un significato unitario e quale esso sia. Ragionevole sembra essere ciò che è del tutto ovvio e fuori discussione, ma è anche il risultato della comparazione tra le ragioni rilevanti a una questione pratica che è ragionevole discutere. La ragionevolezza, dunque, riguarda anche se stessa. Si potrebbe perciò dire che il carattere ricorsivo della ragionevolezza dissolva l'idea o, per meglio dire, l'ideologia che essa abbia una essenza contraddittoria. Proprio a partire da tale intuizione, questo libro mira a realizzare una chiarificazione concettuale mediante un'indagine sulle premesse filosofiche del ragionevole giuridico. Sebbene infatti la ragionevolezza sia una parola di senso comune, per individuarne il significato e i limiti è necessario guardare alla storia delle idee e all'elenco dei valori che sono sempre impliciti nel giudizio sul ragionevole.
31,50 29,93

Positività e giurisprudenza. Teoria e prassi nella formazione giudiziale del diritto

Positività e giurisprudenza. Teoria e prassi nella formazione giudiziale del diritto

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2012
pagine: 288
Il tema della positività giuridica è stato recentemente riproposto negli studi di filosofia del diritto auspicandone una riformulazione concettuale in un momento, qual è quello presente, di grande dinamismo ed ulteriore scuotimento delle categorie tradizionali. Infatti, la sovranazionalità, il globalismo, l'interazione sociale tecnologizzata e virtualmente universale dell'esperienza giuridica hanno determinato una crisi tanto profonda della monolitica identità del garante ultimo della positività del diritto moderno, e cioè lo Stato, da potersi dubitare addirittura della sua capacità di veicolare ancora significati autenticamente condivisi anche tra gli operatori pratici. In questa situazione, accade che la crisi "a monte" dell'edificio del diritto moderno si traduca in un crescendo di aspettative di certezza "a valle", cioè nei confronti del lavoro del giudice che viene così a supplire non, patologicamente, in questo o quell'ambito particolare dove il legislatore si fosse mostrato tardivo o inefficiente, bensì fisiologicamente come unico "vero" positivizzatore del diritto, con conseguente acutizzazione del problema del controllo logico e giuridico dell'opera della giurisprudenza. I saggi contenuti in questo volume indagano nella teoria le matrici culturali e filosofiche della fragilità del progetto moderno della positività giuridica e discutono nella prassi alcune manifestazioni contemporanee della sua crisi.
33,00

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