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Fabrizio Serra Editore: Biblioteca di «Galenos»

Tutte le nostre collane

Sabini medici eiusque discipulorum fragmenta. Collegit et commentario instruxit Tommaso Raiola

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2018
pagine: 176
Sabino visse in un periodo compreso tra la seconda metà del I e gli inizi del II sec. d.C. Le testimonianze in nostro possesso sono esclusivamente (o quasi) relative a suoi commenti ad Ippocrate e la maggioranza dei frammenti superstiti si devono a Galeno. Essi sono pubblicati nel volume ordinati sulla base del commento da cui presumibilmente provengono, seguendo l'ordine dei lemmi ippocratici a cui si riferiscono. Ciascun frammento compare insieme con una porzione del testo che lo contiene, allo scopo di garantirne una maggiore intellegibilità; in calce al testo viene fornito un apparato critico che riproduce quello delle edizioni critiche correnti dei testi-vettori. Di ogni frammento e di ogni testimonianza viene proposta una traduzione italiana, seguita da indicazioni relative al contesto.
68,00 64,60

Sulla tradizione indiretta dei testi medici greci. I commenti. Atti del 4° Seminario internazionale di Siena (Certosa di Pontignano, 3-4 giugno 2011)

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2013
pagine: 208
Il terzo seminario senese sulla tradizione dei medici antichi ha raccolto specialisti italiani e stranieri di testi dell'età tardoantica, medievale e rinascimentale, con il proposito di indagare, nell'ambito della tradizione indiretta dei testi medici greci, latini e arabi, il campo particolare delle traduzioni. I vari interventi hanno evidenziato la ricchezza delle problematiche esistenti e i sensibili progressi degli studi nell'ambito filologico e metodologico. Dall'età tardoantica, con le traduzioni latina e araba del cosiddetto Testamento di Ippocrate, le ricette magiche di Sesto Placido e le Ecloghe di Oribasio, si passa alle traduzioni arabe del De humoribus ippocratico, al Canone di Ruhawi delle opere di Galeno e all'ippocratico De natura pueri. Per l'età medievale e rinascimentale si presentano studi sulle traduzioni latine del De parvae pilae exercitio e su alcune greco-latine, adespote, di Galeno e di Ippocrate, su quelle del Quod animi mores di epoca medievale e rinascimentale e, infine, sulle traduzioni quattrocentesche e cinquecentesche di Dioscoride.
74,00 70,30

Studi sul «De indolentia» di Galeno

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2012
pagine: 128
Questo volume raccoglie i contributi degli studiosi che hanno partecipato al seminario, organizzato da Daniela Manetti, sul "Nuovo Galeno del codice Thessalonicensis Vlatadon 14", svoltosi alla Facoltà di Lettere dell' Università di Firenze il 21 novembre 2010. Nonostante il titolo generale del seminario, l'attenzione dei partecipanti si è concentrata soprattutto sul "De indolentia", l'opera che più ha mosso le acque degli studi su Galeno, ritrovata all'interno di un codice che pure contiene altri testi notevoli. L'operetta si presenta in forma epistolare, come una risposta di Galeno alla lettera di un amico - non nominato - il quale si meraviglia di come non avesse sofferto per la perdita di gran parte dei suoi beni, di strumenti e farmaci e soprattutto di molti libri durante l'incendio di Roma alla fine dell'inverno del 192 e gli chiede di spiegargli per mezzo di quali esercizi, discorsi e dottrine egli abbia potuto realizzare questa libertà dall'afflizione. L'esposizione è divisa in due parti: nella prima (§§ 1-37) Galeno descrive dettagliatamente all'amico l'entità e le caratteristiche delle sue perdite, nella seconda (§§ 38-84) spiega come sia possibile non affliggersi in circostanze come quelle appena descritte. Le novità che questo testo presenta sono davvero tantissime; vanno dagli elementi cronologici che permettono di datare in maniera più precisa il grande incendio di Roma del 192.
44,00 41,80

Sulla tradizione indiretta dei testi medici greci. Le traduzioni. Atti del 3º seminario internazionale di Siena, Certosa di Pontignano (18-19 settembre 2009)

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2010
pagine: 220
Il terzo seminario senese sulla tradizione dei medici antichi ha raccolto specialisti italiani e stranieri di testi dell'età tardoantica, medievale e rinascimentale, con il proposito di indagare, nell'ambito della tradizione indiretta dei testi medici greci, latini e arabi, il campo particolare delle traduzioni. I vari interventi hanno evidenziato la ricchezza delle problematiche esistenti e i sensibili progressi degli studi nell'ambito filologico e metodologico. Dall'età tardoantica, con le traduzioni latina e araba del cosiddetto Testamento di Ippocrate, le ricette magiche di Sesto Placido e le Ecloghe di Oribasio, si passa alle traduzioni arabe del De humoribus ippocratico, al Canone di Ruhawi delle opere di Galeno e all'ippocratico De natura pueri. Per l'età medievale e rinascimentale si presentano studi sulle traduzioni latine del De parvae pilae exercitio e su alcune greco-latine, adespote, di Galeno e di Ippocrate, su quelle del Quod animi mores di epoca medievale e rinascimentale e, infine, sulle traduzioni quattrocentesche e cinquecentesche di Dioscoride.
74,00 70,30

Sulla tradizione indiretta dei testi medici greci. Atti del Seminario internazionale (Siena, 19-20 settembre 2008)

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2010
pagine: 248
Il secondo seminario senese sulla tradizione dei medici antichi (il primo aveva come tematica il Galenismo tardoantico), di cui si pubblicano ora gli atti, a distanza di un anno, mentre è in corso il terzo seminario, ha raccolto a Pontignano ancora una volta vecchi studiosi di testi medici dell'età tardoantica, medievale e rinascimentale, e giovani studiosi di questo campo, per la maggior parte membri del gruppo di ricerca La medicina greca: tradizione e influenza. Questo secondo seminario, nei vari interventi qui pubblicati, mira a indagare aspetti della tradizione indiretta dei testi medici greci, latini, arabi.
78,00 74,10

De motu musculorum. Testo greco a fronte

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2009
pagine: 144
I due libri del "De motu musculorum" fanno parte dei trattati anatomici di Galeno. Egli li ricorda sia nel de libris suis che nel più breve scritto de ordine librorum suorum, dopo altri suoi testi, volti a illustrare le facoltà naturali e quelle psichiche. Essi sono dunque inseriti nell'ordine ideale che Galeno stesso suggerisce di seguire nella lettura delle sue opere principali, dopo una serie di scritti non pervenutici e prima del de placitis Hippocratis et Platonis. Sulla data di composizione non esiste alcuna testimonianza diretta; essa viene generalmente fissata al tempo del secondo soggiorno romano di Galeno, a partire dal 169 d.C., in quanto il trattato non è menzionato tra i libri scritti a Roma. Sulla base della citazione di altri trattati galenici che si trovano nel de motu la sua datazione può essere poi ulteriormente precisata e fissata a prima del 175. Il trattato, di cui si presenta qui l'edizione critica con testo greco originale e traduzione a fronte, si divide in due libri. Il primo si apre con la considerazione della molteplicità e della quantità dei muscoli, tanto numerosi che è difficile anche solo apprenderne il numero. Il secondo libro continua lo studio dei movimenti dei vari muscoli, dal loro stato di inattività fino alle posizioni in cui agiscono contemporaneamente. Sono oggetto di approfondimento le azioni che avvengono durante il sonno, la distinzione fra i movimenti volontari e quelli involontari e la respirazione.
44,00 41,80

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