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Esculapio: Teoria della cultura

Tutte le nostre collane

La frontiera interna. Il problema dell'altro dal fascismo alle migrazioni internazionali

Libro: Libro in brossura
editore: Esculapio
anno edizione: 2020
pagine: 240
Nata dallo studio del linguaggio, dei processi segnici e dei sistemi di relazioni, la semiotica ha immediatamente mostrato, e nel tempo consolidato, la sua vocazione intrinseca di metodologia per lo studio della cultura. "La frontiera interna" indaga il modo in cui si costituisce il confine di una cultura ed in cui si strutturano i meccanismi semiotici attraverso cui essa definisce le proprie forme di alterità. Dopo una riflessione iniziale sull'organizzazione semiotica della Roma dei Papi, la riflessione si sviluppa come una comparazione diacronica fra due sistemi semiotici di definizione e interazione con l'alterità: quello in vigore durante il regime fascista e quello che progressivamente si delinea nel recente periodo delle migrazioni internazionali, letto dal punto di vista particolare della relazione con le collettività Rom e Sinti. In questo modo, le strategie discorsive, le procedure di osservazione del corpo e le retoriche dello spazio che definiscono, sin dai primi anni del regime fascista, un nuovo modello di identità culturale e contemporaneamente un “sistema dei reietti” adeguato alla nuova immagine della società che si sta affermando, sono messe a confronto con le modalità semiotiche di definizione dell'alterità contemporanea. Questo permette, attraverso l'analisi delle discontinuità significative fra passato e presente, di considerare come operi e attraverso quali linguaggi si articoli, in modo inedito, il confine semiotico contemporaneo ma anche quali siano le tattiche semiotiche che tentano di incrinarne i meccanismi discorsivi e disorientarne i dispositivi di osservazione.
23,00 21,85

Testo e processo. Pratica di analisi e teoria di una semiotica processuale

Libro: Libro in brossura
editore: Esculapio
anno edizione: 2020
pagine: 256
È possibile pensare il principio strutturale come qualcosa che dà forma non tanto al sistema, come sarebbe secondo la tradizione semiotica, quanto al processo di formazione del senso. Una prospettiva di questo genere costringe a una riformulazione dei concetti di base della semiotica, una rifondazione in cui comunicazione e conoscenza perdono la loro tradizionale centralità. Si può piuttosto porre l'accento sui fenomeni compartecipativi, e sulla loro complessa interrelazione con quelli cognitivi. Ne risulta una metodologia di analisi di fenomeni e di testi che, pur partendo dalle conquiste della semiotica generativa, si apre alla comprensione delle loro componenti tensive e ritmiche. Questo libro propone un percorso dalla teoria semiotica fondamentale alle applicazioni analitiche a vari tipi di testualità, dalla musica alla parola all'immagine all'interattività.
25,00 23,75

Immagini coinvolte. Conflitti, media, guerre, spazi

Libro: Libro in brossura
editore: Esculapio
anno edizione: 2016
pagine: 126
Dallo studio delle forme della guerra, fino alle immagini che rappresentano i conflitti, per arrivare ai diari e war blogs, o alle fotografie della commemorazione dell'eccidio (come nel caso di Srebrenica). E infine l'analisi degli spazi urbani e del post conflitto. Quali nessi è possibile rintracciare fra media e memorie nel complesso universo delle immagini che affollano gli ecosistemi sociosemiotici contemporanei? E con quali strumenti operare su questi oggetti interconnessi? Questo libro cerca di presentare alcuni momenti di questo percorso di lavoro.
14,00 13,30

Lo schermo dell'apparire. La teoria della figuratività nella semiotica generativa

Libro: Libro in brossura
editore: Esculapio
anno edizione: 2013
pagine: 224
Il termine “figuratività” ha nel metalinguaggio della semiotica generativa, il filone di studi che ha origine nei lavori di Algirdas Julien Greimas, delle caratteristiche del tutto peculiari: se da un lato rinvia all'uso corrente della parola (quello per cui un'opera d'arte è figurativa), dall'altra un elemento testuale è detto figurativo (è, cioè, una figura) se ha un suo corrispettivo nel mondo naturale. Con questa espressione, ripresa da Merleau-Ponty, Greimas si riferisce al mondo dell'esperienza sensibile, in quanto però già organizzato e culturalizzato, e quindi già dotato di senso. All'interno dei testi, il livello figurativo corrisponderà a quel livello “concreto” delle variabili che già Propp aveva individuato in opposizione a quello invariante e astratto delle funzioni narrative. Il presente volume è una introduzione alla teoria della figuratività e insieme una riflessione critica sul ruolo del figurativo, a partire dai modi in cui tale concezione è nata e si è sviluppata. Dall'indagine emerge la grande validità euristica della nozione e la sua rilevanza teorica, ma anche i nodi irrisolti e i problemi metodologici, le cui radici vanno spesso rintracciate nei modi in cui la teoria si è sviluppata, tra rotture, ripensamenti e ridefinizioni. Sullo sfondo il problema, più volte dibattuto, della natura del percorso generativo e dell'autonomia dei vari livelli in cui si articola.
18,00 17,10

Argomentare il visibile. Esercizi di retorica dell'immagine

Libro: Libro in brossura
editore: Esculapio
anno edizione: 2008
pagine: 288
26,00 24,70

Modi dell'immagine. Teorie e oggetti della semiotica visiva

Libro: Libro in brossura
editore: Esculapio
anno edizione: 2001
pagine: 160
Questo volume intende proporsi come uno spettro esemplificativo della semiotica visiva attuale, testimoniando di differenti scuole, di diverse aree geografiche, di opposte opzioni dialogiche con le altre scienze umane. La raccolta offre infatti una panoramica degli assi vivi della ricerca sull'immagine così come questi hanno trovato attestazione nel V Congresso dell'Associazione Internazionale di Semiotica Visiva (Siena 1998). I saggi di Lucrecia D'Alessio Ferrara, Sylvia Ostrowetsky, François Jost, Eric Landowski, Arlindo Machado, Gianfranco Marrone, Roger Odin, Maria Pia Pozzato, Goran Sonesson, Oscar Steimberg, Pierluigi Basso, vanno a mappare la diffrazione delle questioni che si irradiano da una testualità specifica come quella dell'immagine, mettono alla prova opzioni teoriche anche divergenti rispetto a oggetti particolari, si incentrano sulla semiotica dell'arte e della comunicazione. Una vasta introduzione offre un compendio dei diversi modi con cui l'immagine è stata pensata all'interno della semiotica; è una mappa che dovrebbe consentire al lettore di orientarsi nella lettura dei saggi e al volume di acquisire un versante didattico
19,00 18,05

Leggere l'opera d'arte. Dal figurativo all'astratto. Volume Vol. 2

Libro: Libro in brossura
editore: Esculapio
anno edizione: 1999
pagine: 190
Leggere un'opera d'arte dal figurativo all'astratto significa analizzare come l'artista ha rappresentato la realtà visiva e come questa rappresentazione è stata progressivamente semplificata e ridotta a forme e colori astratti. Inizialmente, l'arte figurativa si concentra sulla rappresentazione della realtà con un alto grado di dettaglio e realismo. Gli artisti cercano di catturare l'aspetto naturale degli oggetti, delle persone e degli ambienti che rappresentano attraverso una rappresentazione precisa dei contorni, delle proporzioni e delle ombre. Con l'evolversi dell'arte, alcuni artisti cominciano a sperimentare nuove tecniche e stili di rappresentazione, spostandosi progressivamente verso l'astrazione. Nelle opere d'arte astratte, l'artista si concentra meno sulla rappresentazione realistica della realtà e più sull'uso di forme, colori e linee per creare un'esperienza visiva emotiva o simbolica. Per leggere un'opera d'arte dal figurativo all'astratto, si può iniziare analizzando gli elementi figurativi dell'opera, come i contorni, le proporzioni e le ombre. Si può poi esaminare come l'artista ha semplificato e distorto questi elementi per creare un'immagine più astratta. Ad esempio, si può notare come l'artista abbia utilizzato linee spezzate o forme geometriche anziché linee fluide o forme naturalistiche. Inoltre, si può considerare il significato emotivo o simbolico dell'opera d'arte astratta. L'artista potrebbe aver utilizzato forme e colori specifici per evocare un'emozione o una sensazione, o per rappresentare un concetto o un'idea. In questo caso, è importante considerare come l'artista ha creato una connessione tra i suoi elementi visivi e il significato dell'opera d'arte. In generale, leggere un'opera d'arte dal figurativo all'astratto richiede una buona comprensione dell'evoluzione dell'arte e della sua storia, insieme a una forte capacità di osservazione e analisi visiva.
18,00 17,10

L'oggetto come processo e come azione. Per una sociosemiotica della vita quotidiana

Libro: Libro in brossura
editore: Esculapio
anno edizione: 1996
pagine: 296
14,00 13,30

I filosofi e il linguaggio

Libro
editore: Esculapio
anno edizione: 1993
pagine: 270
15,00 14,25

La ricerca semiotica

Libro
editore: Esculapio
anno edizione: 1993
pagine: 300
19,00 18,05

Leggere l'opera d'arte. Dal figurativo all'astratto

Libro: Libro in brossura
editore: Esculapio
anno edizione: 1991
pagine: 180
Il dibattito sulla natura del linguaggio pittorico è, negli ambienti semiotici, sempre attuale. E' nota l'importanza delle lingue naturali nella costruzione del mondo degli oggetti iconizzati. Si postula la necessità di una "griglia di lettura" che permetta il riconoscimento degli oggetti rappresentati in un quadro cosiddetto figurativo. Si ammette che una lettura di questo tipo non dice nulla - o ben poco - sulla pittura come tale. Dopo Diderot - o da sempre forse, senza dirlo - si sa tuttavia che esiste un'altra lettura, "tecnica", della pittura. E' (...) come se, talvolta, in vista di una "deformazione coerente" del sensibile, direbbe Merleau-Ponty una lettura seconda, ...
20,00 19,00

Semiotica delle passioni. Saggi di analisi semantica e testuale

Libro: Libro in brossura
editore: Esculapio
anno edizione: 1991
pagine: 195
Questo libro presenta al lettore italiano una prima raccolta organica di contributi alla "semiotica delle passioni". Si tratta di una nuova direzione di ricerca nello studio dei processi della significazione e della comunicazione, che riscopre con strumenti attuali la lunga tradizione teorica sulle passioni. Oltre a proporre i mezzi per costruire una semantica narrativa delle emozioni, in questo contesti ci si interroga sugli aspetti affettivi della semiosi, non riducibili alla dimensione cognitiva. I saggi raccolti nel volume si possono dividere in tre gruppi: al primo (Greimas, Quèrè, Marsciani, Bertrand, Geninasca, Fontanille) appartengono a studi che hanno il loro punto di partenza nell'analisi di passioni rappresentate nei testi narrativi. Calabrese, Careri e Thurlemann lavorano invece sul testo visivo e plastico. Agli scritti di Bateson, Savan e Fabbri infine il compito di mostrare le possibilità e le convergenze di questa ricerca nell'ambito più generale delle scienze umane.
20,00 19,00

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