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Edizioni Scientifiche Italiane: Il diritto e l'Europa

Tutte le nostre collane

Il codice civile europeo

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2013
pagine: 320
Il progetto di codice civile europeo attraversa oggi una fase estremamente difficile: sembra un'aspirazione lontana, mentre le istituzioni comunitarie perseguono politiche di riforma circoscritte e di carattere opzionale. La legislazione europea di diritto privato è frammentaria, l'armonizzazione limitata. In tale scenario, Hugh Collins indica nella codificazione europea il momento essenziale di un procedimento costituente (ove il codice civile forma la costituzione della vita quotidiana), secondo un movimento nel quale l'integrazione e la formazione della società civile europea procedono dal basso. Un codice di principi, ben diverso dall'immagine comune: privo di efficacia diretta, introdotto con direttiva (non direttamente applicabile), esso agisce come una Costituzione, orientando e ponendo limiti al diritto privato nazionale. Articolato secondo molteplici meccanismi di governance, il codice civile europeo diviene cosí rinnovato strumento di giustizia sociale, in un complesso quadro normativo integrato con i sistemi nazionali, nel rispetto delle molteplici identità culturali.
40,00 38,00

Governanti senza frontiere. Tra mondializzazione e post-mondializzazione

Libro
anno edizione: 2011
pagine: 444
Dal diritto moderno al diritto postmoderno. A vent'anni di distanza dalla pubblicazione del I volume della Critica della ragione giuridica, in questa secondo tomo Arnaud prende atto dei cambiamenti radicali che interessano la società a livello mondiale, e che rendono necessaria la definizione di una nuova ragione giuridica. La dimensione globale assunta dalle relazioni economiche e finanziarie produce un'influenza determinante ­ una vera rivoluzione ­ sull'ambito di operatività, sul modo di produzione e sull'attuazione delle regole del diritto. In particolare, la comparsa di nuovi attori sulla scena e la domanda di partecipazione dei cittadini ai processi decisionali induce una riflessione sulla nuova governance globale. Attraverso un.attenta e sensibile analisi di tali fenomeni ­ che evidenzia la progressiva sostituzione della dimensione economica a quella simbolica, del ludico al provvidenziale, della reale complessità al paradigma della semplicità ­ l'autore propone l'instaurazione di una dialettica permanente tra governanti e governati quale risposta alla crisi dei tradizionali modelli di rappresentanza democratica e come alternativa alle soluzioni neoliberali.
62,00 58,90

23,00 21,85

Pensiero sistematico e concetto di sistema nella giurisprudenza sviluppati sul modello del diritto privato tedesco

Libro
anno edizione: 2009
pagine: 252
Il sistema non è soltanto un concetto chiave della metodologia giuridica moderna, ma è cruciale anche per l'autocoscienza del giurista, in special modo del privatista. L'opera di Canaris fornisce un fondamentale contributo allo studio e (alla difesa forte) del pensiero sistematico, tuttavia il sistema che viene propugnato non è logico-formale ma - conformemente alla natura della scienza giuridica - teleologico, assiologico e valutativo. L'impostazione di fondo è quella della giurisprudenza dei valori, senza la quale risulterebbe difficile comprendere l'esperienza tedesca. L'autore non si colloca sul piano dell'astrazione; egli non è un filosofo del diritto, ma un privatista guidato da grande rigore metodologico e ciò emerge anche dalle questioni giuridiche concrete che nel testo sono utilizzate per sviluppare l'argomentazione.
35,00 33,25

Le origini dottrinali del Codice civile francese

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2006
pagine: 404
56,00 53,20

La separazione dei poteri e la storia costituzionale francese

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2006
pagine: 276
Presentata come tesi di dottorato nel 1967, pubblicata nel 1973, questa opera di un giovane studioso, destinato a diventare una delle figure centrali degli studi giuridici contemporanei, ha proposto una revisione radicale della separazione dei poteri. Rimproverando all'opinione allora dominante di avere male inteso sia la storia che le dottrine costituzionali francesi (esemplare l'analisi del pensiero di Montesquieu), Troper critica la tesi della specializzazione delle funzioni e il progetto di classificazione delle costituzioni secondo il criterio della separazione dei poteri. Storia e teoria si intrecciano in un percorso che attraversa le tappe fondamentali delle vicende istituzionali della Francia moderna: analizzate le variazioni della semantica di "separazione dei poteri" a partire dal XVIII secolo, l'autore colloca intorno ai primi anni della Terza Repubblica il momento nel quale si consolida il significato attuale, che ha il "vizio radicale" di mettere sullo stesso piano funzione politica e funzione giuridica. Soffermandosi su aspetti cruciali (il rèfèrè legislativ e l'interpretazione giudiziale, il contenzioso amministrativo, la responsabilità politica o giuridica dei ministri, il rapporto tra separazione e colpi di stato), Troper afferma che la separazioni dei poteri non è un criterio utile, quale che sia l'oggetto della classificazione. Ai tentativi di conservare la separazione riformulandola in termini di bilanciamento dei poteri, specializzazione e indipendenza (ammettendo talvolta che si possa avere specializzazione senza indipendenza e viceversa), si oppone che le costituzioni devono essere classificate non per come applicano la teoria della separazione dei poteri, ma in funzione della teoria che applicano davvero: la teoria dell'isolamento o della collaborazione dei poteri.
38,00 36,10

La potenza dello Stato

Libro
anno edizione: 2002
pagine: XXIV-604
84,00 79,80

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