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Edizioni ETS: Mousai. Laboratorio di archeologia e storia delle arti

Tutte le nostre collane

Il velabro. Vecchi scavi e nuove letture. Dallo scavo presso il c.d. equus Domitiani alle indagini nell'area sacra di S. Omobono

Libro
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2021
pagine: 168
Questo volume fa parte di una ricerca che rovescia la prospettiva degli studi sul Velabro – la valle tra Palatino e Campidoglio, aperta verso il Tevere –, partendo dall'esistenza di uno spazio unitario, la vallata, e ricostruendo il processo di zonizzazione avviato con la nascita della città che ha portato alla suddivisione di quello spazio. Di questa ricerca ne costituisce la premessa, analizzando i pochi scavi stratigrafici realizzati nel Velabro. Questi interventi, realizzati nel secolo scorso, sono stati editi in modo preliminare e/o parziale. È stato necessario dunque curare una edizione dei medesimi secondo la moderna metodologia stratigrafica. Si tratta di scavi fondamentali. Cuore del volume è il saggio Boni-Gjerstad al cd. equus Domitiani, nel Foro Romano, realizzato al centro della parte settentrionale della vallata, unico scavo nel quale sia stata documentata l'intera sequenza stratigrafica dal terreno natuarale fino all'età imperiale. Pertinente alla spalla della vallata verso il Palatino è invece lo scavo Gjerstad Gamberini-Mongenet al tempio di Cesare, mentre si ritorna verso il centro della vallata con lo scavo Carettoni-Fabbrini alla Basilica Gliulia, e nella parte limitrofa verso il Tevere con lo scavo dell'area sacra di S. Omobono. Questi scavi sono messi in fase e si propone una nuova interpretazione della sequenza, corredata da documenti in molti casi inediti, punto di partenza per avviare un nuovo sguardo sul Velabro.
26,00 24,70

La mitologia figurata degli etruschi. Nuove ricerche. Giornata in onore di Giovannangelo Camporeale (Massa Marittima, 21 settembre 2019)

Libro
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2021
pagine: 152
In occasione delle “Giornate degli Etruschi 2019” indette dal Consiglio Regionale della Toscana, l’Amministrazione Comunale di Massa Marittima ha voluto, nuovamente, rendere omaggio a Giovannangelo Camporeale, etruscologo di fama internazionale, scomparso nel 2017, che a partire dai primi anni Ottanta del Novecento, per un quarantennio, aveva fatto delll’archeologia del distretto massetano uno dei filoni di ricerca a cui aveva dedicato la sua vita di studioso. Ma lo studio e la valorizzazione delle testimonianze del passato etrusco di Massa Marittima non esauriscono il vasto contributo che Camporeale, con coerenza e grande onestà intellettuale, ha dato all’archeologia dell’Italia preromana, segnando una nuova stagione degli studi e contribuendo non poco allo sviluppo della disciplina etruscologica. I temi delle sue ricerche spaziano su una grande varietà di argomenti che dalla protostoria alla topografia, dall’urbanistica ai culti, dagli aspetti della cultura figurativa alla rete delle relazioni tra l’Italia e il Mediterraneo, dall’epigrafia alla storia degli studi, pure nei suoi numerosi scritti, oltre trecento titoli tra monografie, articoli, relazioni a convegni, voci in lessici ed enciclopedie, recensioni, presentazioni, contributi in cataloghi di mostre ed esposizioni, sono facilmente riconoscibili alcune linee di ricerca che in un disegno coerente costituiscono veri e propri Leitmotive nella polifonia di accenti che segna la produzione scientifica del Maestro. Tra questi spiccano, per numero e per continuità nel tempo, gli interventi sull’iconografia di età arcaica e le problematiche relative alla ricezione delle immagini del mito greco in Etruria. Riannodando i fili di un dialogo che la scomparsa di Camporeale ha solo fisicamente interrotto, il 21 settembre 2019 si è svolta una Giornata di Studio durante la quale colleghi, amici e allievi hanno presentato alcune loro nuove ricerche in relazione al vasto tema del mondo dei miti in Etruria, di cui il volume raccoglie i testi delle relazioni presentate in quell’occasione.
25,00 23,75

Pisa etrusca in eta classica. I materiali dello scavo di via Sant'Apollonia

Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2021
pagine: 110
Lo scavo di via Sant’Apollonia, effettuato nel 1994 dall’allora Laboratorio di Topografia Storico-Archeologica del Mondo Antico della Scuola Normale Superiore, sotto la direzione della Soprintendenza Archeologia della Toscana, costituì un momento significativo per l’archeologia urbana pisana e per la riscoperta del passato etrusco della città. Il presente studio ne offre un riesame relativamente alla fase di età classica – periodo per il quale minori sono i dati editi dal centro città e più difficile appare ricostruirne fisionomia e assetto urbano – corredato dalla prima pubblicazione integrale dei materiali provenienti dagli strati inerenti. Il vasto repertorio ceramico dal contesto di via Sant’Apollonia amplia i dati noti per quanto riguarda produzioni e consumi nella Pisa etrusca di età classica.
16,00 15,20

Artisti e committenti a Pisa XIII-XV secolo. Storie di stemmi, immagini, devozioni e potere

Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2020
pagine: 392
Perché le opere d’arte medievali sono così spesso corredate di stemmi? Che funzione avevano le insegne di personaggi, famiglie, istituzioni così diffusamente riprodotte? Di quali messaggi sono portatrici queste immagini ancora oggi sovente trascurate, o oggetto di interpretazioni talora prive di agganci con la realtà storica? Con una prospettiva originale questo libro analizza, attraverso una serie di casi esemplari, la produzione artistica e la committenza a Pisa negli anni che vanno dal XIII al XV secolo, sia quella di ambito più strettamente privato, sia quella pubblica, ricostruendo la vivacità e la coralità di accenti che caratterizzano il panorama culturale della città in un periodo cruciale della vicenda plurisecolare di Pisa.
45,00 42,75

Un grande santuario interetnico: Lucus Feroniae. Scavi 2000-2010. Volume Vol. 1-2

Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2020
pagine: 976
Vengono qui presentati i risultati delle ricerche condotte tra il 2000 e il 2010 nel celebre Lucus Feroniae, santuario che ricordato dalle fonti antiche come sede di mercati e luogo di incontro tra genti di diversa etnia, nel 211 a.C. fu saccheggiato da Annibale. Gli scavi hanno interessato i livelli di fondazione di un imponente impianto templare eretto sullo scorcio del III-inizi del II sec. a.C. ed hanno riportato in luce i complessi apprestamenti sacri che hanno scandito i momenti legati alla consacrazione dello spazio prescelto e alle fasi iniziali della costruzione dell’edificio. Straordinariamente numerosa e articolata è la messe dei materiali recuperati attraverso la quale è stato possibile ripercorrere la lunga storia del santuario e precisare alcuni degli aspetti legati ai complessi rituali e alle pratiche di culto messe in atto durante la sua costruzione. È grazie all'analisi del ricco quadro proposto dal regime delle offerte che è ora possibile delineare i molteplici aspetti e le complesse “funzioni” assolte da Feronia, antica divinità che nel territorio capenate, presso la sponda destra del Tevere, ebbe il suo più importante santuario. 2 volumi indivisibili.
125,00 118,75

Le anfore da trasporto dal santuario greco di Gravisca

Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2019
pagine: 192
La scoperta presso il lido dell’attuale città di Tarquinia, del santuario emporico di Gravisca ha rappresentato una tappa fondamentale nello studio delle dinamiche economiche che hanno animato gli scambi commerciali nel Tirreno in età arcaica, contribuendo in maniera significativa alla ricostruzione della storia religiosa e politica del Mediterraneo, rappresentando il santuario lo spazio deputato all’interrelazione e all’integrazione tra la cultura etrusca e quella greca. L’area sacra di Gravisca rappresenta infatti il punto di arrivo e di commercio delle molteplici e ricche mercanzie che attraverso il Mediterraneo giungevano a Tarquinia, un vero e proprio portofranco utilizzato, a partire dalla fine del VII secolo a.C., principalmente da mercanti greci per poter vendere i loro prodotti e onorare stabilmente le proprie divinità. Tra le classi di materiali ampiamente attestate figurano le anfore da trasporto, diretta testimonianza del commercio del vino e dell’olio nei lidi tarquiniesi. Il libro prende in esame gli esemplari rinvenuti durante le campagne di scavo degli anni settanta del secolo scorso nell’area del santuario greco, reperti per lo più inquadrabili in un arco cronologico che va dall’età arcaica fino all’inizio dell’età ellenistica.
30,00 28,50

Gli ex-voto dal «santuario meridionale» di Gravisca

Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2019
pagine: 160
Tra i molteplici reperti portati alla luce in mezzo secolo di scavi a Gravisca, gli ex-voto non rappresentano forse la classe più sensazionale, ma risultano non di meno colmi di significato e prodighi di informazioni. In questo volume vengono presi in esame i materiali votivi rinvenuti negli anni Settanta nel settore del cd. “Santuario greco” e pertinenti alle ultime fasi edilizie dell’area sacra, allorquando, oramai lontani i tempi e i commerci che avevano animato la vita dell’emporion, il santuario aveva assunto le fattezze di altri luoghi scoperti in area etrusco italica, legati ad una povera devozione fortemente connessa alla sfera della fecondità. Questi materiali, che possono sembrare meno rilevanti dal punto di vista della ricostruzione storica o della celebrazione estetica, ci dicono moltissimo della devozione popolare e quindi del culto. Sono proprio siffatti doni ad indicarci quale aspetto della divinità fosse quello prescelto nel culto (sanatio o fertilità) e quali caratteristiche fossero prevalenti nella devozione popolare. La peculiarità delle forme dei votivi di Gravisca lascia ancora molto spazio alle interpretazioni e, allo stesso tempo, la similarità con le contemporanee devozioni cultuali traccia un filo rosso di continuità con il passato.
25,00 23,75

Pieter Coecke van Aelst. Un arazzo pisano e l’eredità della granduchessa Vittoria

Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2019
pagine: 80
Un arazzo dal cartone di uno dei più grandi pittori fiamminghi del primo Cinquecento nella scena centrale, con i bordi ricavati da disegni di uno dei più importati pittori del secondo Cinquecento, tessuto da una delle più quotate arazzerie di Bruxelles tra la fine del XVI e l'inizio del XVII secolo, fa parte del cospicuo patrimonio tessile conservato nel Museo Nazionale del Palazzo Reale di Pisa. Come vi è arrivato, a chi apparteneva? Il libro oltre a indagare su questi problemi si focalizza sulla personalità artistica di Pieter Coecke van Aelst autore della scena centrale, consente di scoprire l'autore dei disegni per i bordi e precisare alcuni tratti della cultura artistica fiamminga nel corso del Cinquecento.
15,00 14,25

Opuscola romana 2010-2018

Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2019
pagine: 324
I tre volumi, che compaiono con il titolo comune di «Opuscula», raccolgono gli articoli di Mario Torelli, scritti tra il 2010 e il 2018, tra la data del suo pensionamento avvenuto nel 2010 e oggi, già pubblicati o in corso di stampa, non ricompresi nella sua miscellanea maggiore "Significare. Scritti vari di ermeneutica archeologica", pubblicata nel 2012; gli articoli sono stati suddivisi in modo che ciascuno dei volumi contenga tutti i lavori di quel periodo dedicati a una delle tre grandi civiltà del mondo antico, quella greca, quella etrusca e quella romana. I saggi di questa raccolta concernono il mondo etrusco e sono suddivisi sulla base di due distinti argomenti, il primo riguardante la storia, il secondo dedicato invece alla religione, all’ideologia e alla cultura artistica di quel popolo. Il primo gruppo di saggi contiene lavori sul periodo arcaico, dedicati alla servitus etrusca, il caratteristico rapporto di produzione sviluppato in età protostorica dalla classe aristocratica, rivisitato alla luce, nuova e per molti aspetti decisiva, della documentazione epigrafica e archeologica del santuario di Gravisca, alla controversa figura di Thefarie Velianas, reinterpretato come praetor maximus di Caere, e a una nuova sodalitas perugina capeggiata dagli Hermenas, ramificata tra Vetulonia e Roma; seguono lavori per la fase della romanizzazione, dedicati al tramonto di Caere, alla possibile deduzione di una colonia graccana a Tarquinia, alla defixio ceretana di Mamilius Limetanus e soprattutto all’edizione di un’importante iscrizione dell’aruspice di Tiberio, identificato con il noto scrittore di disciplina Etrusca Tarquitius Priscus. Il secondo gruppo di articoli spazia dalla preistoria della religione etrusca all’ideologia della classe dominante etrusca, ricostruita dalla struttura e dalla decorazione delle regiae e delle residenze arcaiche e dalle scene che compaiono negli oggetti di prestigio dei principes, dalla simbologia di speciali architetture sacre o funerarie, alle fasi più tarde della pittura funeraria e della decorazione pittorica delle case prima dell’ingresso delle forme ellenistiche del I Stile.
35,00 33,25

Opuscola etrusca 2010-2018

Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2019
pagine: 350
I tre volumi, che compaiono con il titolo comune di «Opuscula», raccolgono gli articoli di Mario Torelli, scritti tra il 2010 e il 2018, tra la data del suo pensionamento avvenuto nel 2010 e oggi, già pubblicati o in corso di stampa, non ricompresi nella sua miscellanea maggiore "Significare. Scritti vari di ermeneutica archeologica", pubblicata nel 2012; gli articoli sono stati suddivisi in modo che ciascuno dei volumi contenga tutti i lavori di quel periodo dedicati a una delle tre grandi civiltà del mondo antico, quella greca, quella etrusca e quella romana. I saggi di questa raccolta concernono il mondo etrusco e sono suddivisi sulla base di due distinti argomenti, il primo riguardante la storia, il secondo dedicato invece alla religione, all’ideologia e alla cultura artistica di quel popolo. Il primo gruppo di saggi contiene lavori sul periodo arcaico, dedicati alla servitus etrusca, il caratteristico rapporto di produzione sviluppato in età protostorica dalla classe aristocratica, rivisitato alla luce, nuova e per molti aspetti decisiva, della documentazione epigrafica e archeologica del santuario di Gravisca, alla controversa figura di Thefarie Velianas, reinterpretato come praetor maximus di Caere, e a una nuova sodalitas perugina capeggiata dagli Hermenas, ramificata tra Vetulonia e Roma; seguono lavori per la fase della romanizzazione, dedicati al tramonto di Caere, alla possibile deduzione di una colonia graccana a Tarquinia, alla defixio ceretana di Mamilius Limetanus e soprattutto all’edizione di un’importante iscrizione dell’aruspice di Tiberio, identificato con il noto scrittore di disciplina Etrusca Tarquitius Priscus. Il secondo gruppo di articoli spazia dalla preistoria della religione etrusca all’ideologia della classe dominante etrusca, ricostruita dalla struttura e dalla decorazione delle regiae e delle residenze arcaiche e dalle scene che compaiono negli oggetti di prestigio dei principes, dalla simbologia di speciali architetture sacre o funerarie, alle fasi più tarde della pittura funeraria e della decorazione pittorica delle case prima dell’ingresso delle forme ellenistiche del I Stile.
40,00 38,00

Opuscola graeca 2010-2018

Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2019
pagine: 198
I tre volumi, che compaiono con il titolo comune di «Opuscula», raccolgono gli articoli di Mario Torelli, scritti tra il 2010 e il 2018, tra la data del suo pensionamento avvenuto nel 2010 e oggi, già pubblicati o in corso di stampa, non ricompresi nella sua miscellanea maggiore "Significare. Scritti vari di ermeneutica archeologica", pubblicata nel 2012; gli articoli sono stati suddivisi in modo che ciascuno dei volumi contenga tutti i lavori di quel periodo dedicati a una delle tre grandi civiltà del mondo antico, quella greca, quella etrusca e quella romana. I saggi di questa raccolta concernono il mondo etrusco e sono suddivisi sulla base di due distinti argomenti, il primo riguardante la storia, il secondo dedicato invece alla religione, all’ideologia e alla cultura artistica di quel popolo. Il primo gruppo di saggi contiene lavori sul periodo arcaico, dedicati alla servitus etrusca, il caratteristico rapporto di produzione sviluppato in età protostorica dalla classe aristocratica, rivisitato alla luce, nuova e per molti aspetti decisiva, della documentazione epigrafica e archeologica del santuario di Gravisca, alla controversa figura di Thefarie Velianas, reinterpretato come praetor maximus di Caere, e a una nuova sodalitas perugina capeggiata dagli Hermenas, ramificata tra Vetulonia e Roma; seguono lavori per la fase della romanizzazione, dedicati al tramonto di Caere, alla possibile deduzione di una colonia graccana a Tarquinia, alla defixio ceretana di Mamilius Limetanus e soprattutto all’edizione di un’importante iscrizione dell’aruspice di Tiberio, identificato con il noto scrittore di disciplina Etrusca Tarquitius Priscus. Il secondo gruppo di articoli spazia dalla preistoria della religione etrusca all’ideologia della classe dominante etrusca, ricostruita dalla struttura e dalla decorazione delle regiae e delle residenze arcaiche e dalle scene che compaiono negli oggetti di prestigio dei principes, dalla simbologia di speciali architetture sacre o funerarie, alle fasi più tarde della pittura funeraria e della decorazione pittorica delle case prima dell’ingresso delle forme ellenistiche del I Stile.
29,00 27,55

I confini di Roma. Atti del convegno internazionale (Ferrara, 31 maggio-2 giugno 2018)

Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2019
pagine: 271
Ragionare sui confini – in senso fisico e metaforico – è quanto mai necessario in una società globale che deve bilanciarsi tra diverse realtà culturali e tensioni identitarie: il valore ambiguo del confine, nella sua duplice funzione di barriera e di soglia, evidenzia un momento critico tanto nell’organizzazione spaziale quanto nella definizione delle identità. I Romani d’altronde sembrano ossessionati dai confini, come dimostra l’importanza che le fonti storiche attribuiscono ai limiti di una città i cui confini possono muoversi in una sola direzione, cioè verso l’esterno, e che nei secoli ingrandisce il suo potere tanto da arrivare a non conoscere più limiti. Il volume affronta il tema con un approccio interdisciplinare, che va da una lettura teorico-demografica alla prospettiva storico-religiosa e antropologica e alla questione giuridica, senza dimenticare l’aspetto urbanistico, topografico ed epigrafico, gli indizi archeologici e i contesti paesaggistici di riferimento. Si tratta di una riflessione a più voci che desidera sottoporre nuove questioni, proponendo spunti interpretativi originali al fine di aprire prospettive inedite di ricerca.
34,00 32,30

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