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Sellerio Editore Palermo

Tutti i libri editi da Sellerio Editore Palermo

Il segno rosso del coraggio

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2022
pagine: 264
Un lungo sguardo scettico e disincantato su di un mito celebrato della storia statunitense: la Guerra di Secessione del 1861-65, Nord e Sud, Unionisti e Confederati, governativi e «ribelli», «Blu» e «Grigi», nel conflitto con più morti di tutta la storia americana. Un grande romanzo di guerra scritto dalla parte dei vincitori, una generazione più tardi, un racconto crudo che toglie gloria alla guerra, e sfata la rappresentazione semplicista del coraggio. È un ragazzo soldato che racconta, in bilico tra il desiderio di essere un eroe e la paura dominante, la calcolata viltà e l'automatica violenza.
14,00 13,30

Le ossa parlano

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2022
pagine: 416
Un medico in pensione scopre nel bosco delle ossa umane. È il cadavere di un bambino. Michela Gambino della scientifica di Aosta, nel privato tanto fantasiosamente paranoica da far sentire Rocco Schiavone spesso e volentieri in un reparto psichiatrico, ma straordinariamente competente, riesce a determinare i principali dettagli: circa dieci anni, morte per strangolamento, probabile violenza. L'esame dei reperti, un'indagine complessa e piena di ostacoli, permette infine di arrivare a un nome e a una data: Mirko, scomparso sei anni prima. La madre, una donna sola, non si era mai rassegnata. L'ultima volta era stato visto seduto su un muretto, vicino alla scuola dopo le lezioni, in attesa apparentemente di qualcuno. Un cold case per il vicequestore Schiavone, che lo prende non come la solita rottura di decimo livello, ma con dolente compassione, e con il disgusto di dover avere a che fare con i codici segreti di un mondo disumano. Un'indagine che lo costringe alla logica, a un procedere sistematico, a decifrare messaggi e indizi provenienti da ambienti sotterra-nei. E a collaborare strettamente con i colleghi e i sottoposti, dei quali conosce sempre più da vicino le vite private: gli amori spericolati di Antonio, il naufragio di Italo, le recenti sistemazioni senti-mentali di Casella e di Deruta, persino l'inattesa sensibilità di D'Intino, le fissazioni in fondo comiche dei due del laboratorio. Lo circondano gli echi del passato di cui il fantasma di Marina, la moglie uccisa, è il palpitante commento. Si accorge sempre più di essere inadeguato ad altri amori. È come se la solitudine stesse diventando l'esigente compagna di cui non si può fare a meno. Questa è l'indagine forse più crudele di Rocco Schiavone.
15,00 14,25

Il volto di Vivaldi

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2021
pagine: 300
Questo libro è interdisciplinare: parla di pittura, di musica e di storia. Incrocia l'analisi tecnico-scientifica e stilistica dei ritratti con i dati noti o dubbi della biografia, alla ricerca di un volto vero, quello di Antonio Vivaldi, il Prete rosso, il settecentesco creatore delle Quattro stagioni e firma di una moltitudine di musiche barocche che si vanno ancora scoprendo. Chiunque segua la musica conosce il desiderio bruciante di vedere l'espressione del viso di chi compose una volta certe note che hanno attraversato secoli; e qui i primi capitoli, molto vivaci, indicano i pericoli, i falsi amici, le fuorvianti scorciatoie che l'iconografia musicale può incontrare. Così le pagine iniziali sono piene di buffi abbagli storici e divertenti paradossi che nascono quando si pretende di ricavare le informazioni biografiche e caratteriali dai tratti somatici. Nel caso del musicista veneziano è ancor più difficile scongiurare le trappole del riconoscimento, dato che Vivaldi, dopo la morte, cadde nell'oblio completo, per riuscirne solo agli inizi del Novecento. Le tracce sono quindi da districare in una serie di dipinti e disegni a lungo anonimi, e in quelli identificati solo due secoli dopo, scoperti per un puro caso e attribuiti con scarso approfondimento. Questo libro intende fare il punto della situazione: quanti e quali sono i ritratti di Vivaldi; quali quelli autentici, dubbi o mal attribuiti. Di ciascuno analizzare il contesto storico, in relazione alla sua vicenda biografica. E per la prima volta indagare chi erano quei pittori e incisori che si cimentarono con il suo volto, perché lo ritrassero, quanto erano capaci e cos'altro erano soliti fare nella propria attività: così contestualizzati quei ritratti ci parlano diversamente. Alla fine si trovano conferme di tradizionali attribuzioni e smentite di altre ritenute sicure, spuntano rarità conosciute pochissimo nonché scoperte ex novo di ritratti finora ignoti, di cui uno forse importantissimo. Perciò questi atti relativi all'effigie del Prete rosso formano un'indagine serrata, intellettualmente insidiosa, un'avventura dell'induzione e della deduzione in base a dati setacciati con precisione; limpida prova di ciò che è stato definito il «paradigma indiziario», ovvero un'anatomia di dettagli per accedere al grande fatto artistico e culturale.
24,00 22,80

Storie di Natale

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2021
pagine: 304
Sette scrittori, tradizionalmente impegnati nelle raccolte a tema, abbandonano investigatori e delitti per cimentarsi con il tema del Natale. Alle storie natalizie dei grandi classici, da Dickens a Capote, Twain e Scott Fitzgerald, Pirandello, Buzzati e tantissimi altri, si affiancano queste lunghe narrazioni fuori dall'ordinario, mai scontate e non necessariamente farcite di buoni sentimenti. Così Storie di Natale forma un campionario delle possibili versioni del classico racconto: sono favole, fiabe invernali, storie malinconiche e di solitudine, ma anche di avventure comiche o oniriche, di pranzi e sentimenti religiosi o pagani, beffarde o grottesche. Un Natale che resiste nel desiderio di ognuno per la robustezza di una tradizione consolidata, ma si modella sulle vite d'oggi e prende luce dalle scritture poetiche, affilate e pungenti, sempre potenti, che confermano la grandezza di sette narratori dei giorni nostri.
10,00 9,50

Una settimana in giallo

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2021
pagine: 484
La settimana dei nostri investigatori si divide tra misteri da risolvere e i problemi e le soddisfazioni della vita privata. Una doppia traccia, tra crimine e quotidianità, che contrassegna le storie di questa antologia gialla. I protagonisti in gran parte sono arcinoti, in molti casi dalle loro avventure sono state tratte delle serie televisive. C'è l'ispettrice Petra Delicado della polizia di Barcellona che vorrebbe per una volta occuparsi di «un delitto glamour», e finisce invece in una storia «deprimente e squallida». Al glamour ci pensa il trio di Alessandro Robecchi: Carlo Monterossi, Oscar Falcone e Agatina Cirrielli, i quali tempo una settimana devono riuscire a ripescare da dove è affondato l'erede ignoto di un multimilionario. Il flâneur dei piaceri e dei misteri di Palermo, il La Marca di Santo Piazzese, intenta una beffa per salvare un amico da una grottesca situazione mafiosa. Lo psicobibliologo Vince Corso è condotto, dal suo creatore Fabio Stassi, sulle tracce di una strage fantastica: sono scomparsi gli eroi dei grandi romanzi. Lamanna e Piccionello sono nati dalla penna di Gaetano Savatteri e vivono nella ridente Màkari, ai due «non va giù quando i salvatori degli ultimi dimenticano i penultimi». Dove va a finire Alice Martelli, vicequestore e compagna di Massimo del BarLume, per svelare un buffo omicidio? Nell'Orrido di Botri, in Garfagnana, lì dove nidifica l'aquila reale. Gelosia, avidità, elusività, inganno: sono categorie psicologiche in cui Dario Corbo, l'acuto e nevrotico ex giornalista di Giampaolo Simi, si muove per tirare le fila di un caso freddo. Nella Casa di Ringhiera, il palcoscenico degli equivoci inventato da Francesco Recami, una spirale infernale travolge i brutti sporchi e cattivi di quel condominio: le scommesse clandestine. Il vicequestore più famoso d'Italia, Rocco Schiavone, trova un cadavere sul Monte Bianco, frontiera franco-italiana: vorrebbe appiopparlo alla collega transalpina ma... In questa antologia compaiono anche per la prima volta, dopo l'esordio in romanzi, personaggi nuovi ben adatti a un brillante primo piano. Sono: Viola, la giornalista curiosa di Simona Tanzini, che nell'esplorazione di verità scabrose si aiuta con la facoltà non voluta di associare i colori alle persone; e Acanfora, il poliziotto soggetto delle trame di Andrej Longo: la sua indagine, su un assassinio da tinello, fende un'atmosfera che affianca ferocia e pietà, che un po' ci ricorda Scerbanenco. Gli autori del volume: Alicia Giménez-Bartlett, Andrej Longo, Marco Malvaldi, Antonio Manzini, Santo Piazzese, Francesco Recami, Alessandro Robecchi, Gaetano Savatteri, Giampaolo Simi, Fabio Stassi, Simona Tanzini.
16,00 15,20

I Normanni nel Sud. 1016-1130

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2021
pagine: 592
La conquista normanna di Sicilia e dell'Italia meridionale è l'epopea più avvincente che ci giunge dal Medioevo. Un pugno di guerrieri poveri chiamati, dal villaggetto di Hauteville in Francia del Nord, a battersi, con la forza, con il coraggio e con l'astuzia, contro bizantini, longobardi, saraceni: è l'esempio chiaro di cosa volesse dire in quell'epoca essere cavaliere. E il risultato, strabiliante agli occhi di papi e imperatori, fu l'edificazione in poco più di un secolo, su terre favorite dalla natura, del regno più florido e moderno del tempo, guidato da una linea dinastica, gli Altavilla, breve e favolosa. Una storia di uomini, di armi e di bellezza (la bellezza che conosciamo con il nome di «stile arabo-normanno»), che è un romanzo. Ed infatti John Julius Norwich, nel ricostruirla con completa esattezza, ha scelto una via originale, inventando, si può dire, una storiografia narrativa. Prima dell'arrivo, a metà anni Sessanta, di questo gioiello dell'arte di raccontare la storia, perfino il lettore più accorto non aveva la possibilità di conoscere bene i normanni del Sud nell'anno Mille. «Il mio intento - spiega l'autore - era di presentare al lettore medio un tipo di libro che io stesso avrei voluto leggere in occasione della mia prima visita in Sicilia». Ma fece di più: con la cordialità, l'interesse e la curiosità che trasmetteva, contribuì decisamente alla nascita di una tenace, quasi mitica, visione di un magnifico passato. Norwich lo sintetizza così: «Qui, al centro del Mediterraneo, si trovava il ponte che riuniva Nord e Sud, Est ed Ovest, latini, teutoni, cristiani e musulmani; magnifica inconfutabile testimonianza di un'era di illuminata tolleranza, ignota ovunque nell'Europa medievale e raramente eguagliata nei secoli che seguirono». Un colorato affresco che rappresenta il mescolarsi di culture e genti quale fonte di civiltà, ed è, in questi anni di migrazioni e trasferimenti, una lezione eloquente. E l'autore lo dipinge da scrittore, con la freschezza, l'entusiasmo, di una scoperta che riguarda gli umani; l'ardore che deriva dal trasporto dello storico ver-so i luoghi di cui tratta; una scrittura elegante e carica di umorismo, ma priva di superbia e di ogni trucchetto mestierante; l'emozione di un dramma; e lo spettacolo di personaggi grandiosi.
17,00 16,15

Curarsi con i libri. Rimedi letterari per ogni malanno

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2021
pagine: 744
Se letto nel momento giusto un romanzo può davvero cambiarci la vita e questo prontuario è una celebrazione del potere curativo della letteratura di ogni tempo e paese, dai classici ai contemporanei, da opere famosissime ai libri più rari e di culto. Sono ricette per l'anima e il corpo, scritte con passione ed elegante umorismo, che propongono un libro a rimedio di ogni nostro malanno, che si tratti di raffreddore o influenza, di mal d'amore o di mal di testa. Le prescrizioni raccontano le vicende e i personaggi di innumerevoli opere, svelano aneddoti, tratteggiano biografie di scrittori illustri e misconosciuti, in un invito ad amare la letteratura che ha la convinzione di poter curare con efficacia ogni nostro acciacco.
16,00 15,20

Il terzo uomo

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2021
pagine: 216
Rollo Martins, scrittore di western dozzinali, subito dopo la guerra va a Vienna, una città in condizioni disperate, divisa in zone sotto il controllo dei quattro Alleati. Lo ha invitato, perché scriva un servizio giornalistico, il suo miglior amico, Harry Lime. Solo che lo trova morto, o almeno partecipa al suo funerale. Qui incontra un funzionario di Scotland Yard, Calloway, il quale, con i suoi sospetti infamanti, sospinge Rollo a indagare sulla fine dell'amico. L'incontro con l'ex fidanzata di Harry complica la sua ricerca, e spunta un'ombra: un terzo uomo, la chiave di tutto. La storia è raccontata non dal protagonista ma dal disincantato colonnello Calloway. Così il punto di vista del desolato Rollo risulta bilanciato da quello distante dell'ufficiale di polizia: per lui Rollo, colpito nell'amicizia e nell'amore, è alla fin fine «un simpatico idiota». Graham Greene è attentissimo nell'esplorare le psicologie dei suoi personaggi, e li immerge in storie sinistre, che generano individui divisi tra il be-ne e il male, esseri colpevoli carichi di umanità. Ma il suo modo di narrare è sempre in bilico fra il tragico e il grottesco, tra la cronaca e la pietà: usa il distacco dell'ironia per suscitare partecipazione emotiva. Viaggiatore, inviato di guerra, agente segreto, le sue storie, variegate di noir, spionaggio, sospetto, hanno sempre l'aroma della realtà ben conosciuta. Ma il sigillo di Graham Greene sta nelle atmosfere che rievoca: e questa cupa Vienna disastrata, che si incarna nella disperazione di un uomo, mentre un altro uomo osserva senza battere ciglio, è rimasta una delle immagini che meglio rappresentano e raccontano il Novecento.
14,00 13,30

L'anno del giardiniere

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2021
pagine: 176
Karel Capek è uno dei più noti scrittori cechi, ma non tutti sanno della sua passione per le piante. Nel 1929 scrisse queste "istruzioni per l'uso" per i 12 mesi dell'anno, brillanti, ironiche, anticonformiste. Capek è guidato da una sapienza antica e istintiva per il mondo della natura, sa come alternare fiori e arboscelli, quando e quanto innaffiare, si destreggia tra bulbi e talee, se la prende con le erbacce invadenti e sfacciate, si stupisce, anno dopo anno, della bellezza dell'autunno. Sa descrivere bene la delizia dell'acqua fredda che scivola sul terreno arido, il profumo della terra umida e ristorata come un viandante dopo un bicchier d'acqua, l'emozione della crescita. Più che il giardino è il giardiniere il protagonista del libro, con le sue ossessioni e il lavoro che non conosce soste; anche quando la neve ha coperto tutto il terreno il giardiniere ha sempre qualcosa da fare, mettere in salvo qualche vaso o solo immaginare i colori delle nuove fioriture ai primi segnali di primavera.
14,00 13,30

La prima indagine di Montalbano

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2021
pagine: 416
Il libro comprende tre romanzi brevi: tre indagini di Montalbano dislocate in fasi diverse della carriera del commissario. L'indagine centrale è quella più lontana nel tempo, addirittura la prima affrontata dal giovane Montalbano fresco di nomina a Vigàta. Sono storie inquinate da una brutalità tormentosamente folle, oppure barbara e arrogante, o puramente delinquenziale. Non manca una certa oscenità degli impulsi crudeli. Contro la riuscita dei propositi criminali si erge la mente analitica di Montalbano. La sua capacità di scomporre e sdipanare le trame più insidiose, magari con le argute stravaganze di calcolate illegalità e la sornioneria disinvolta delle «farfantarìe». Il primo romanzo è un giallo enigmistico, arduo da decrittare. La sfida potrebbe risolversi in una farsa o in una tragedia. Il ritmo è febbrile. Tiene tutti sospesi sino alla fine, sull'orlo di un possibile, immane orrore. E intanto si succedono, da un lunedì all'altro, gli «omicidi» incongrui di animali di progressiva grandezza: da un cefalo a un elefante. Ogni «omicidio» è accompagnato da un breve messaggio scritto, di irresponsabile metafisicità. Il secondo romanzo è un labirinto che sembra costruito dal caso. Vi si entra inavvertitamente. E non si sa poi come uscirne. Ha al centro una fanciulla enigmatica, una serva analfabeta, violentata quand'era minorenne e poi più volte abusata. Ed è abitato da bulli di mafia e onorevoli conniventi. Tra incongruenze che fanno attrito, dominano gli impulsi biechi, le molestie, le volgarità, la tensione. Si rabbrividisce talvolta. Il delitto è sognato, tentato. È un'atmosfera cupa e torbida. Nell'ultimo romanzo «è sparita una picciliddra di tri anni». La bambina è stata presto ritrovata, Montalbano sente odore di marcio. Non è convinto. Tutto sembra chiaro: un incidente da nulla, durante una scampagnata. Ma le apparenze non lo ingannano. Si addentra così in un triste giallo famigliare, con compromissioni mafiose. Il libro uscì in prima edizione da Mondadori nel 2004, mentre Camilleri cominciava a scrivere l'ultima indagine di Montalbano, Riccardino. Ci si convince che Camilleri abbia voluto completare la biografia del commissario aggiungendo le origini della sua carriera. E con geniale mossa narrativa abbia voluto far coincidere la figura di Montalbano con il panorama naturale delle sue vicende. Sta di fatto che il giovane commissario viene introdotto come «omo di mare» nel suo paesaggio vitale, con arenili, barbagli di acque, e aromi salsi; e che Montalbano, in Riccardino, si congeda portando con sé il «paisaggio» di Vigàta. Malinconicamente. Salvatore Silvano Nigro.
15,00 14,25

Dizionario del bibliomane

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2021
pagine: 520
«Questo libro - avverte l'autore - racconta una nutrita serie di fatti inerenti all'amore per i libri, e tutti comprovano che si tratta di un mondo zeppo di ossessioni, frenesie, capricci e irragionevoli stramberie». Chi entra in queste pagine sprofonda subito nel lazzaretto dei morbi librari, tra le monomanie, le fobie, l'avidità e gli smodati vaneggiamenti che affliggono gli accumulatori di libri (siano essi collezionisti, cacciatori, predatori, semplici compratori, bibliofili, bibliomani, bibliofagi...); una moltitudine di figure crocifisse al proprio delirio: il libro inteso come oggetto materiale, come merce e come idea, mezzo o strumento. Tutto nasce da un'assurdità insita nella formazione stessa di una biblioteca: «Che senso ha affastellare libri, che costituiscono un pesante problema di conservazione e pulizia? Che senso ha se ognuno di quei libri verrà toccato sì e no ogni quindici anni?». Da questo ramo guasto germinano i frutti: i mille tipi di insania, le tante storie di persone reali, gli episodi stravaganti e spesso al limite dell'incredibile che queste pagine svelano. Dominati da una ironia affilata e non feroce, i brevi ritratti di Antonio Castronuovo bersagliano anche chi di libri vive: i librai, gli editori, gli scrittori. E svelano infine il paradosso di fondo: le fonti su cui s'incardina questo catalogo di morbosità sono a loro volta libri accumulati, alcuni rari, altri bizzarri, spesso del tutto superflui. E così, la figura del «biblio-patologo» che l'autore dichiara di voler fondare - e in cui furtivamente s'incarna - serve a diagnosticare il morbo da cui egli stesso è affetto: quello incurabile della bibliofilia.
16,00 15,20

Il Partito Radicale. Sessanta anni di lotte tra memoria e storia

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2021
pagine: 764
La storia del partito dei radicali comincia nella metà degli anni Cinquanta dalla confluenza di tre elementi: la sinistra liberale del «Mondo» - la famosa rivista di Mario Pannunzio -, i liberalsocialisti e azionisti di Ernesto Rossi e, terza componente, i giovani dell'organizzazione, l'UGI, degli universitari laici repubblicani e di sinistra con Marco Pannella come leader più in vista. In origine, quindi, il partito in-tende porsi come forza progressista, laica nel senso di libera da ideologie: è l'esigenza della «terza forza», sottovalutata e sottorappresentata all'ombra dei mastodontici partiti tradizionali di massa. Ma se ci riferiamo ai radicali come a quel composto inconfondibile di idee, presenza e stile, la svolta, ovvero l'atto di nascita più autentico si ha negli anni Sessanta quando, al posto delle vecchie logiche da cui ci si separa, si afferma l'intuizione di quella che viene presto intesa come l'Alternativa radicale. È questa, prima di un obiettivo politico da realizzare, un modo d'essere. È stata probabilmente la vitalità di questa Alternativa radicale a consentire una coesistenza sor-prendente: tra un successo elettorale limitato e il grande successo di opinione, tra la poca influenza di potere e alcuni risultati di portata storica. Il libro di Gianfranco Spadaccia è la prima storia completa del Partito Radicale. Con enorme ricchezza di documentazione e testimonianze, ricostruisce e interpreta la presenza dell'Alternativa radicale nella vita italiana. Descritta appunto quale presenza nello scenario della vita politica e civile, piuttosto che come una formazione di partito, del Paese. È un resoconto in prima persona, faccia a faccia, poiché Spadaccia è stato tra i fondatori, e protagonista di tutte le vicende accadute. Quindi, rappresenta non soltanto quello che succedeva nella lotta politica, ma an-che l'intensità delle passioni che l'hanno sempre accompagnata. E ricordando la drammatica e movimentata vicenda radicale, in un tempo in cui il suo soggetto principale Marco Pannella non c'è più, Gianfranco Spadaccia vuole anche preservare un patrimonio che resta prezioso per opporsi a una politica fondata solo sul potere o peggio sull'intolleranza e sull'odio.
24,00 22,80

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