Il tuo browser non supporta JavaScript!
Vai al contenuto della pagina

EDIFIR: Le voci del museo

Tutte le nostre collane

In partenza dal Regno. Esportazioni e commercio d'arte e d'antichità a Napoli nella prima metà dell'Ottocento

Libro: Libro in brossura
editore: EDIFIR
anno edizione: 2015
pagine: 383
Nei primi decenni dell'Ottocento - mentre nascono importanti musei europei e dilaga la moda del "Viaggio in Italia", mentre il collezionismo si diffonde tra nuove classi sociali e s'allarga a nuove classi di materiali - il Regno di Napoli si attesta come una delle principali fonti di approvvigionamento di oggetti d'arte e d'antichità per il mercato europeo. Non a caso, d'altra parte, sin dalla metà del Settecento il regno s'era dotato di apposite leggi, tese a regolare e a controllare i flussi artistici e antiquari che dalla capitale, come dalle province, erano diretti verso l'Europa intera. Sulla scorta di ricchi materiali d'archivio - a cominciare dalle licenze d'esportazione, in larga misura conservatesi per questi decenni - il volume si propone d'indagare un fenomeno, come il commercio d'arte e d'antichità, ancora poco studiato per l'Ottocento napoletano. Emergono così storie e vicende inedite, che raccontano di collezionisti, di mercanti, di oggetti d'arte e di tendenze di gusto, e che attestano con evidenza le fitte trame che univano allora Napoli, il suo Museo e il suo ricchissimo patrimonio, al mondo dei musei e del collezionismo europei. Che si parli di dispersione o di circolazione d'opere d'arte, il commercio artistico - tra Settecento e Ottocento - è d'altronde strettamente legato alla storia dell'unificazione culturale dell'Europa.
38,00 36,10

Forme di antropologia. Il Museo nazionale di antropologia e etnologia di Firenze

Libro: Libro in brossura
editore: EDIFIR
anno edizione: 2014
pagine: 144
16,00 15,20

Giacomo Barri «francese» e il suo «Viaggio pittoresco d'Italia». Gli anni a Venezia di un peintre-graveur scrittore d'arte nel Seicento

Libro: Libro in brossura
editore: EDIFIR
anno edizione: 2014
pagine: 421
Jacques de Pierre de Bar alias Giacomo Barri (ca. 1636-ca. 1690), giunto a Venezia da Lione all'età di quattro anni, fu un esponente significativo della scena artistica lagunare del Seicento maturo. Pittore copista, incisore d'après e scrittore d'arte, se da un lato si ispirò alla tradizione manifestando un rinnovato interesse per la pittura di Veronese blandendo un patronato patrizio di antico lignaggio, non trascurò dall'altro di promuovere la pittura contemporanea introdotta da Giovanni Coli e Filippo Gherardi, allievi di Pietro da Cortona, instaurando, così, rapporti clientelali con un mecenatismo di recente elevazione. Pubblicò nel 1671 presso l'editore Gian Giacomo Herz, il "Viaggio pittoresco d'Italia": prima guida "tascabile" della pittura dei grandi maestri lungo tutta la penisola, che fu presto tradotta e pubblicata a Londra nel 1679 a cura dell'incisore William Lodge di Leeds. Il lavoro è articolato in due sezioni. La prima è strutturata come una monografia d'artista con la ricostruzione delle vicende biografiche, della rete di committenze intessuta durante gli anni di attività trascorsi da Barri nelle lagune, della fortuna critica del pittore e incisore e del catalogo delle sue opere. Rilevante è il ruolo attivo avuto da questi nel processo burocratico che culminò nell'istituzione a Venezia del Collegio dei Pittori, con cui venne sancita la definitiva emancipazione della nobile professione dei "dipintori di figure" dal coacervo delle arti meccaniche e artigianali...
32,00 30,40

Genova tra Rivoluzione e Impero. Patrimonio artistico, mercato dell'arte, progetti museografici

Libro: Libro in brossura
editore: EDIFIR
anno edizione: 2013
pagine: 326
Il volume ripercorre le vicende occorse al patrimonio artistico genovese tra il 1797 e il 1815: dalla soppressione degli ordini religiosi alle politiche di concentrazione e smistamento dei beni artistici attuate dal governo della Repubblica ligure e dal governo francese, alla disamina del mercato dell'arte attivo a Genova negli anni tra Rivoluzione e Impero, al progetto non realizzato di creare un museo civico nei locali della soppressa casa professa di San Filippo Neri. Accompagna il testo una ricca Appendice documentaria che raccoglie documenti provenienti da archivi pubblici italiani e francesi.
18,00 17,10

Modena Barocca. Opere e artisti alla corte di Francesco I D'Este (1629-1658)

Libro: Libro in brossura
editore: EDIFIR
anno edizione: 2013
pagine: 293
Il volume raccoglie una serie di saggi di storia dell'architettura, dell'arte e del collezionismo che inquadrano e approfondiscono diversi terni riguardanti il mecenatismo di Francesco I d'Este duca dal 1629 al 1658: la pittura, l'architettura, la grafica, gli arredi, le condizioni degli artisti a corte, la promozione dell'immagine del principe. Temi privilegiati risultano la molteplicità degli scambi artistici tra Modena e gli altri centri italiani, così come la mobilità delle maestranze, che ben evidenziano il periodo particolarmente ricco e vivace vissuto in quella fase dalla corte estense.
22,00 20,90

Giorgio Vasari e la nascita del museo

Libro: Libro in brossura
editore: EDIFIR
anno edizione: 2013
pagine: 213
Giorgio Vasari è ben noto come biografo degli artisti, storico d'arte, pittore, architetto, cortigiano di Cosimo I de' Medici, fautore della fondazione dell'Accademia delle arti del disegno e precoce collezionista di disegni. L'impatto di tutte queste attività sulla formazione dei musei dell'Europa moderna fu vasto, ma finora non è stato oggetto di uno studio approfondito. Questo volume - gli Atti di un convegno internazionale tenuto il 14-15 ottobre all'Istituto Lorenzo de' Medici di Firenze - riunisce studiosi di Giorgio Vasari con specialisti di museologia storica per offrire un immagine interdisciplinare del ruolo dell'artista-scrittore aretino nella nascita, allestimento e sviluppo dei musei tra il Cinquecento e il Novecento.
22,00 20,90

Tra Modena e Roma. Il mecenatismo artistico nell'età di Cesare d'Este (1598-1628)

Libro: Libro in brossura
editore: EDIFIR
anno edizione: 2013
pagine: 165
Grazie a un'indagine sistematica sul carteggio diplomatico tra Modena e Roma nell'età di Cesare d'Este (1598-1628), il volume esamina le relazioni artistiche fra la corte estense e quella papale e affronta importanti episodi di mecenatismo e committenza. Il materiale documentario che si presenta, in buona parte inedito, consente di mettere a fuoco gli interessi e le iniziative di alcuni membri di una delle più importanti dinastie nel panorama italiano dell'età moderna. Accanto al duca Cesare, che per assicurarsi stabilità politica dopo la Devoluzione di Ferrara (1598) donò opere d'arte all'imperatore Rodolfo II e ai potenti cardinali romani, e una volta a Modena trasformò l'antico castello cittadino nel nuovo palazzo ducale, assume rilievo la figura del fratello, cardinale Alessandro, noto mecenate e collezionista, per il quale il "Carteggio degli Ambasciatori di Roma" offre notizie sulla formazione e l'incremento della raccolta di opere d'arte e le vicende che questa subì dopo la sua scomparsa, avvenuta a Roma nel 1624.
16,00 15,20

Adriano Valerini. La Celeste Galeria di Minerva

Libro: Libro in brossura
editore: EDIFIR
anno edizione: 2011
pagine: 184
La vicenda del poeta e attore comico Adriano Valermi (1542 circa-1592) riflette la condizione generale con la quale la res literaria va definendo il proprio campo d'esistenza. Il discorso che Valermi svolge nella Celeste Galeria di Minerva (Verona, 1588), una raccolta di sonetti e madrigali dedicata a Vincenzo I Gonzaga, si muove entro ambiti attesi e ampiamente condivisi, e perciò paradigmatici, dove gli elementi encomiastici e le strutture retoriche coagulate attorno all'evidenza dell'ecfrasi si fondono in modo unitario. All'interno della sua ricca produzione poetica vive una straordinaria galleria di ritratti di "uomini illustri", la cui origine va individuata in particolar modo nell'orizzonte semantico gioviano rispondente, nell'intenzione dell'autore, a un progetto armonico e coerente. Fingendo di decorare uno spazio fittizio, ma non per questo meno concreto, con immaginari "simulacri" accompagnati da versi, Valermi afferma tutta l'elusività, il potenziale ingannevole del linguaggio verbale: alla lettura della Galeria subentra la visione della stessa. Il volume propone l'edizione critica e commentata dell'opera di Valerini. dove ciascuna sezione interpreta il generale tema di fondo: la plausibile correlazione tra attività collezionistiche e pratiche letterarie. Emerge cosi un complesso ordine di rapporti fra poesia e arti visive (pittura, scultura, architettura) sullo sfondo dei dibattiti critico-teorici cinquecenteschi.
16,00 15,20

10,00 9,50

Collezionismo a corte. I Gonzaga Nevers e la «superbissima galeria» di Mantova (1637-1709)

Libro: Libro in brossura
editore: EDIFIR
anno edizione: 2009
pagine: 447
Cosa accadde a Mantova dopo il sacco del 1630 e quali strategie politiche e culturali attuarono Maria e il figlio Carlo II Gonzaga Nevers per "restituire in pristino l'antica superbissima Galena di Mantova" dopo la funesta vendita del 1627-1628? Il volume parte da questi interrogativi per ricostruire, attraverso numerosi documenti inediti - inventari e corrispondenza di corte le scelte artistiche, le dinamiche collezionistiche e la committenza degli ultimi tre duchi della famiglia Gonzaga Nevers di Mantova. Maria, Carlo II e Ferdinando Carlo cercarono di muoversi sapientemente sui mercati italiani, supportati da una fitta di rete di agenti, sensali e intermediari, per acquistare o commissionare opere d'arte che sarebbero servite per arredare gli ambienti di Palazzo Ducale e delle sontuose residenze extraurbane, tra cui Maderno (sul lago di Garda), Marmirolo, la Favorita e Porto. Carlo II fece realizzare apparati decorativi stabili e acquistò oltre cento statue della collezione Contarini-Ruzzini di Venezia, numerosi dipinti di Paolo Veronese. Guercino, Guido Reni, Bernardo Strozzi, Van Dyck e questi sono solo alcuni nomi documentabili con certezza attraverso l'inventario del 1665, che descrive 4.500 oggetti della collezione ducale. La quadreria venne in seguito arricchita anche da opere di pittori di corte, tra cui Frans Geffels e Giovanni Benedetto Castiglione (il Grechetto), che insieme al figlio Giovanni Francesco e al fratello Salvatore, lavorò stabilmente, dal 1657 per i Gonzaga.
28,00 26,60

14,00 13,30

18,00 17,10

Inserire il codice per il download.

Inserire il codice per attivare il servizio.