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Centro Studi Filologici e Linguistici Siciliani: Lingue e culture in Sicilia. Piccola biblioteca per la scuola

Tutte le nostre collane

Gli Errori. Ovvero le verità nascoste

Libro: Libro rilegato
anno edizione: 2019
pagine: 295
Il testo mira attraverso una esemplificazione di “usi linguistici giudicati errati” (questa la definizione qui proposta di “errore”), relativi al piano ortografico, fonologico, morfologico, morfo-sintattico, semantico-lessicale, testuale, a identificare le Regole, spesso inconsce, che li hanno generati, in competizione con altre Regole alla base di usi giudicati corretti, e ad evidenziare le motivazioni diverse, esplicite o meno (di tipo etimologico, logicistico, interferenziale, dialettale, estetico, ecc.) alla base di tali giudizi. Il testo si propone di avviare il lettore (docenti, alunni, ecc.) ad analizzare i propri ed altrui usi linguistici con le relative ‘ideologie’ grammaticali, alla ricerca delle Regole di cui sopra (“verità nascoste”) mirando così a potenziare la propria competenza meta-linguistica.L’esplicitazione e discussione dei criteri “prescrittivi” nei testi istituzionali (grammatiche e dizionari) a confronto con gli usi reali dei nativofoni (colti e non), potrà stimolare all’assunzione critica, responsabile, delle proprie scelte linguistiche, in piena autonomia, senza dover ricorrere fideisticamente all’autorità dell’ipse dixit.
20,00 19,00

L'identità nel nome. Antroponimi personali, familiari, comunitari

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2019
pagine: 138
Nel 2013 uscì un’opera poderosa per qualità e completezza di contenuti, curata da Giovanni Ruffino: "Lingue e culture in Sicilia" (2 voll. Centro di studi filologici e linguistici siciliani, Palermo). Il capitolo quinto venne integralmente dedicato all’onomastica siciliana. Questo volume, dedicato alle scuole, riprende e integra quei materiali nei soli risvolti antroponimici e antroponomastici, attraversandone gli usi nei secoli e rintracciandone le resistenze odierne. Ogni elemento che pretenda una identificazione certa deve essere contrassegnato da un nome, non esclusivo, ma individuabile. Portare questa consapevolezza nel mondo della scuola vuol dire usare una chiave interpretativa che di norma sfugge e che, invece, consente di agganciare tanti saperi, credenze, usi, certamente appassionanti e coinvolgenti. Nell’antroponimia popolare si individueranno anche atteggiamenti stereotipici che mirano a costruire le proprie identità a dispetto e in contrapposizione alle altre.
10,00 9,50

Fiabe e racconti della tradizione orale siciliani. Testi e analisi

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2018
pagine: 134
Alla fine dell’Ottocento, la Sicilia, insieme alla Toscana, ha fornito la maggiore quantità di testimonianze fiabistiche, grazie alla raccolta di Giuseppe Pitrè. Infatti, ben 42 su 200 fiabe delle' Fiabe italiane' di Italo Calvino (Torino, Einaudi 1956) sono tratte dal repertorio siciliano. Le fiabe di tradizione orale, come esempi di miti degradati, propongono all’ascoltatore di ieri e al lettore di oggi, un ordine sociale e un orientamento culturale che hanno resistito per secoli e che sono comuni a molte civiltà dell’Occidente come dell’Oriente. Con questo breve studio, si fa il punto sulla produzione edita in Sicilia e si integra con una ricerca sul campo condotta in quattro comuni della Sicilia centrale in cui è stato possibile registrare alcune permanenze della ricca produzione orale popolare (www.dialektos.it). Il volume presenta, quindi, una prima parte con una ricognizione sui temi, forme, codici linguistici della tradizione e una seconda parte con l’analisi dei materiali di prima mano. Si tratta del primo volumetto della collana dedicato espressamente alla scuola primaria e alla secondaria di primo grado e pensato per chi voglia applicare la Legge Regionale 9/2011.
10,00 9,50

Introduzione allo studio della Sicilia linguistica

Libro: Libro rilegato
anno edizione: 2018
pagine: 91
Nell’accostarsi alla Sicilia linguistica occorre mettere a fuoco alcune questioni preliminari: il rapporto tra lingua e dialetto (dal punto di vista storico-linguistico e sociolinguistico), il concetto di variazione linguistica (nel tempo, nello spazio, nella società), i passaggi cruciali nella vicenda linguistica di uno dei luoghi più importanti nella storia del Mediterraneo. Questi diversi aspetti vengono qui affrontati attraverso alcune rapide riflessioni, introdotte da un “documento” non recente, ma di sicuro interesse anche per il momento in cui fu prodotto. Si tratta della fedele trascrizione di sette brevi conversazioni radiofoniche tra me e il compianto Pippo Fava, il grande giornalista catanese ucciso dalla mafia. Nelle pagine conclusive viene fornita una essenziale guida bibliografica.
10,00 9,50

Gli Errori. Ovvero le verità nascoste

Libro: Libro rilegato
anno edizione: 2018
pagine: 88
Il testo mira attraverso una esemplificazione di “usi linguistici giudicati errati” (questa la definizione qui proposta di “errore”), relativi al piano ortografico, fonologico, morfologico, morfo-sintattico, semantico-lessicale, testuale, a identificare le Regole, spesso inconsce, che li hanno generati, in competizione con altre Regole alla base di usi giudicati corretti, e ad evidenziare le motivazioni diverse, esplicite o meno (di tipo etimologico, logicistico, interferenziale, dialettale, estetico, ecc.) alla base di tali giudizi.Il testo si propone di avviare il lettore (docenti, alunni, ecc.) ad analizzare i propri ed altrui usi linguistici con le relative ‘ideologie’ grammaticali, alla ricerca delle Regole di cui sopra (“verità nascoste”) mirando così a potenziare la propria competenza meta-linguistica. L’esplicitazione e discussione dei criteri “prescrittivi” nei testi istituzionali (grammatiche e dizionari) a confronto con gli usi reali dei nativofoni (colti e non), potrà stimolare all’assunzione critica, responsabile, delle proprie scelte linguistiche, in piena autonomia, senza dover ricorrere fideisticamente all’autorità dell’ipse dixit.
10,00 9,50

Parlare italiano e dialetto in Sicilia

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2017
pagine: 96
In una società sempre più globalizzata, il dialetto continua a essere una parte importante del bagaglio linguistico che ciascuno si porta dietro, arricchendolo sempre di altri frammenti nati da nuovi percorsi ed esperienze. In Sicilia, come in altri paesi europei, i dialetti locali, pur subendo una forte riduzione nell'uso, incalzati dalla sempre più vasta diffusione delle lingue nazionali, continuano a svolgere funzioni significative nella comunicazione quotidiana. Questo volume propone una riflessione approfondita sulle ragioni per le quali, parlando, si passa spesso dall'italiano al dialetto e viceversa, a volte senza neanche accorgersene, ma comunque con particolari scopi ed effetti comunicativi: avvicinarsi all'interlocutore o prenderne le distanze; esprimere con più enfasi stati d’animo, affetti, sentimenti; riportare le parole altrui; dare libero sfogo alla creatività personale o per finalità ludiche e scherzose. È quanto fanno soprattutto i giovani, che, specialmente nella comunicazione dei nuovi media, mescolano “pezzi” di lingue e dialetti diversi, esprimendo una identità composita, formata da componenti locali e nazionali, cosmopolite e globali.
10,00 9,50

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