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Bonanno: Studi risorgimentali

Tutte le nostre collane

Verso un nuovo Risorgimento. Il carteggio tra Arcangelo Ghisleri e Giulio Andrea Belloni (1923-1938)

Libro: Libro in brossura
editore: Bonanno
anno edizione: 2015
pagine: 480
Il carteggio, pressoché inedito, tra i repubblicani Arcangelo Ghisleri (1855-1938) e Giulio Andrea Belloni (1902-1957) si compone di oltre 360 lettere, cartoline e biglietti postali compresi tra il 1923 ed il 1938. Belloni, più giovane di Ghisleri di circa cinquant'anni, trovò nell'intellettuale lombardo un maestro e una guida sicura; d'altra parte proprio Ghisleri ravvisò nel giovane discepolo quelle qualità necessarie per essere il suo degno successore. Entrambi mazziniani e convinti federalisti, i due amici considerarono indispensabile mantenere in vita principi e valori del Risorgimento democratico, che ritennero l'unico antidoto contro l'involuzione morale fascista. La pubblicazione delle opere di Gian Domenico Romagnosi e Carlo Cattaneo, in tale prospettiva, aveva come primaria finalità quella di stimolare la riflessione delle nuove generazioni e di preservare la cultura positivista, della quale furono sempre intransigenti sostenitori.
40,00 38,00

Bollettino SFI. Volume Vol. 215

Libro
editore: Bonanno
anno edizione: 2015
pagine: 112
10,00 9,50

Cavour. Con la rivoluzione e la diplomazia

Libro: Libro in brossura
editore: Bonanno
anno edizione: 2011
pagine: 240
Nei mesi precedenti la formazione del Regno d'Italia, la classe dirigente, ponendo sempre al centro l'alto obiettivo dell'Unità, si confrontò e si scontrò su temi ancora oggi al centro dell'agenda politica: accentramento e decentramento, autonomismo e federalismo. Tramite l'esame dei materiali di ricerca sparsi, dei carteggi dei protagonisti e del recente Epistolario di Cavour, l'autore indaga sulla complessa vicenda storica, rileggendo le intuizioni di insigni storici, ma senza la vis polemica che ha contraddistinto il dibattito storiografico in altre occasioni celebrative.
20,00 19,00

Catania e l'unità d'Italia. Eventi e protagonisti del lungo Risorgimento

Libro: Libro in brossura
editore: Bonanno
anno edizione: 2011
pagine: 304
A differenza della tradizionale interpretazione "risorgimentista", che sottolinea la discontinuità tra la tirannide e la libertà sabauda, i saggi di questo volume intendono dimostrare come l'eccezionale crescita economica e sociale di Catania trova le sue profonde radici proprio nell'Ottocento borbonico, quando l'elevazione a Capovalle e la formazione di una robusta borghesia delle professioni e del commercio proiettano la città a terzo polo urbano della Sicilia. Si spiegano così processi in apparenza contraddittori, come la prudenza politica dell'élite locale (sospesa fino all'ultimo tra lealismo al cadente regime ed adesione al nuovo Stato unitario), la vitalità "patriottica" del mondo giovanile universitario e l'ampiezza della rete cospirativa provinciale, autentico "motore" dell'unificazione nazionale. La ricerca apre scenari ancora inesplorati come la risposta di "genere" al crollo dello Stato, le sfide amministrative dei primi Sindaci "italiani" e la reazione dei "vinti" che tra clandestinità ed esilio maltese tentano un impossibile ritorno al passato.
25,00 23,75

Pensiero politico e istituzioni nella transizione dal Regno Borbonico all'Unità d'Italia

Pensiero politico e istituzioni nella transizione dal Regno Borbonico all'Unità d'Italia

Libro: Libro in brossura
editore: Bonanno
anno edizione: 2011
pagine: 336
Nell'ambito delle attività organizzate in occasione delle celebrazioni per il 150° anniversario dell'Unità d'Italia, l'Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano si propone di fornire un contributo critico che iscriva il processo unitario nelle coeve vicende della democrazia europea. Il volume, attraverso l'analisi dei processi istituzionali e delle elaborazioni teoriche di significativi esponenti del Risorgimento, intende offrire spunti di riflessione sulla transizione dal Regno Borbonico all'Unità d'Italia. In questa ricostruzione degli avvenimenti che precedono e seguono l'unificazione, particolare attenzione è rivolta alla Sicilia, ai conflitti politici ed istituzionali che la investono ed alle tensioni sociali che si pongono alle origini della drammatica vicenda dei fatti di Bronte.
28,00

Garibaldi e la rivoluzione del 1860. Il Piemonte costituzionale, la crisi del Regno delle Due Sicilie e la spedizione dei Mille

Garibaldi e la rivoluzione del 1860. Il Piemonte costituzionale, la crisi del Regno delle Due Sicilie e la spedizione dei Mille

Libro: Libro in brossura
editore: Bonanno
anno edizione: 2011
pagine: 280
Definita "una folle impresa" da qualche contemporaneo, la spedizione dei Mille avrebbe portato nel volgere di pochi mesi alla liberazione del Mezzogiorno e al compimento dell'Unità d'Italia. L'autore ricostruisce la crisi del regime borbonico, l'insurrezione siciliana, la spedizione garibaldina e il conflitto politico-istituzionale tra moderati e democratici a ridosso del plebiscito dell'ottobre 1860. Nella narrazione di questi eventi, il volume riserva un'attenzione particolare alle questioni istituzionali. Accanto all'operazione militare per la liberazione della Sicilia e del Mezzogiorno si svolsero un confronto culturale e un conflitto politico sul futuro ordinamento dell'Italia ai quali parteciparono i maggiori protagonisti della cultura siciliana e italiana. Nei mesi precedenti la formazione del Regno d'Italia, la classe dirigente, ponendo sempre al centro l'alto obiettivo dell'Unità, si confrontò e si scontrò su temi ancora oggi al centro dell'agenda politica: accentramento e decentramento, autonomismo e federalismo.
22,00

Senza la Sicilia l'Italia non è nazione. La destra storica e la costruzione dello Stato (1861-1876)

Senza la Sicilia l'Italia non è nazione. La destra storica e la costruzione dello Stato (1861-1876)

Libro: Libro rilegato
editore: Bonanno
anno edizione: 2009
pagine: 504
Senza la Sicilia l'Italia non è Nazione. Così disse Agostino Depretis, nel giugno 1876, per sottolineare l'urgenza di dare compimento a un processo unitario ancora incompiuto per la mancata integrazione del Mezzogiorno, e in particolare della Sicilia, nel neonato Stato italiano. La Sicilia era quella regione in cui la Destra storica aveva dovuto affrontare nei 15 anni precedenti problemi enormi di governo in condizioni difficilissime di ordine pubblico, una situazione socio-economico precaria, una pubblica sicurezza inesistente, renitenza alla leva diffusa, ripetuti tentativi insurrezionali rivoluzionari e reazionari. Eppure i governi della Destra storica si erano sforzati di governare l'isola non ricorrendo soltanto alla repressione, alle misure eccezionali, alla militarizzazione dell'ordine pubblico ma cercando anche di risolvere quei problemi di arretratezza economica, sociale, infrastrutturale che il regime borbonico aveva lasciato in eredità alle nuove classi dirigenti.
44,00

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